IT, la flessibilità contro il tumulto dei mercati

di Chiara Bolognini

24 Novembre 2008 15:50

Secondo le ultime previsioni di IDC il settore subirà un rallentamento nella crescita, ma si potrà parlare di crisi solo nel 2009. E a metà del 2010 mercato ancora in rimonta

Secondo le previsioni di IDC il mercato dei cosiddetti “IT services” crescerà solamente del 2.6% nel 2009 e si attesterà su una media del 4.1% nei prossimi cinque anni.

Lo studio Western European IT Services Market 2007-2012, a 4Q Forecast Update propone infatti una revisione dei dati pubblicati a fine agosto, con una diminuzione di due punti percentuali per la crescita prevista nel 2009 e di 0.7 punti percentuali per la media dei prossimi cinque anni.

Una correzione del tiro dovuta al tumulto senza precedenti nei mercati e in particolare nel mondo degli investimenti e del credito.

Infatti, il terzo trimestre del 2008 ha portato una ventata di incertezza in tutto il mondo economico, anche se secondo IDC il settore IT risentirà della crisi solo nel 2009. Il mercato continuerà a mostrare una crescita rallentata fino alla metà del 2010, e poi, registrerà una crescita più veloce, con percentuali che andranno dal 4% al 5% circa.

Il Regno Unito, la Spagna, e l’Irlanda saranno i Paesi che maggiormente risentiranno dell’arresto della crescita , un rallentamento non previsto e per questo ancora più brusco. Nonostante questo, la Spagna continuerà a introdurre nuovi servizi in Europa Occidentale e si rivolgerà maggiormente anche al resto dell’Europa.

Attualmente le aziende, sotto il vento della crisi, stanno rivedendo e riducendo non solo i budget previsti per l’acquisto di nuovi programmi e software di tipo gestionale, ma anche la “spesa quotidiana” di hardware. Anche l’outsourcing subirà una lieve flessione e ci saranno vere e proprie rinegoziazioni con i clienti, più agguerriti e attenti ai costi.

La sfida nei prossimi mesi nel mercato IT è aperta e, al momento, il Paese più temuto nella lotta fra concorrenti è l’India, che, vista la crisi del mercato americano, tenderà a rivolgersi anche verso altri Paesi, in primis l’Europa.