Inizieranno a luglio le prove orali del Concorso Straordinario bis destinato ai docenti della scuola secondaria. Non si conoscono ancora tutte le date previste, tuttavia i singoli USR stanno progressivamente pubblicando i calendari ed è stata la Regione Friuli Venezia-Giulia a fare da apripista, rendendo noto il calendario per la prima classe di concorso.
Secondo quanto stabilito dal MIUR, è prevista l’aggregazione delle regioni che hanno un numero di partecipanti limitato. Alcuni Uffici Scolastici Regionali, invece, stanno provvedendo a pubblicare gli avvisi relativi all’estrazione della lettera per la programmazione delle prove orali.
Unica prova orale da 30 minuti
Le candidature per partecipare al Concorso Straordinario bis si sono concluse lo scorso 16 giugno, coinvolgendo i precari con 3 anni di servizio svolti negli ultimi 5 e con almeno una annualità di servizio specifica della classe di concorso per la quale si partecipa.
Il concorso, inoltre, prevede la somministrazione di una sola prova orale di 30 minuti con assegnazione di un punteggio massimo pari a 100, a cui si aggiungerà quello relativo alla valutazione dei titoli. Saranno le commissioni a stilare le graduatorie degli idonei per singola classe di concorso, segnalandole poi agli USR.
La protesta dell’ANIEF
Secondo l’ANIEF, tuttavia, il concorso si caratterizza per alcune limitazioni inerenti all’inserimento nelle graduatorie di merito di una percentuale esigua di candidati, pari a 14mila vincitori e solo per 115 classi di concorso nella scuola secondaria, escludendo chi insegna nella scuola dell’Infanzia, Primaria e su Sostegno. Avere limitato il concorso ai candidati della scuola Secondaria, di primo e secondo grado, è stato non solo un errore ma anche una vera ingiustizia secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF:
si stima che parteciperanno non più di 45-50mila candidati, a fronte di 139mila cattedre andate in supplenza l’anno precedente, al netto di ulteriori 73 mila supplenti per Infanzia e Primaria ignorati dal bando insieme agli 80mila insegnanti di sostegno.
L’unico motivo per cui si poteva accettare una soluzione del genere è che finalmente si sarebbe alle immissioni in ruolo delle metà dei posti vacanti utilizzando le graduatorie dei precari, pure la seconda fascia GPS.