Al Forum PA 2022 è stata presentata l’annuale ricerca sul lavoro pubblico, report che scatta una fotografia dettagliata del settore focalizzando l’attenzione sulle assunzioni promosse grazie al PNRR e sui grandi concorsi pubblici, che tuttavia sembrano procedere a rilento.
I dipendenti pubblici italiani in Italia sono 3,2 milioni, in pratica il 14,5% del totale degli occupati ma molti di meno rispetto ai 5,7 milioni della Francia, ai 5,3 milioni del Regno Unito e ai 5 milioni della Germania. Proprio per questo i concorsi pubblici rappresentano una risorsa per promuovere nuovi ingressi, soprattutto grazie alle nuove regole che puntano a introdurre personale giovane e qualificato in breve tempo.
Su 55 grandi concorsi indetti tra il 2019 e il 2021, tuttavia, solo 30 si sono conclusi e 25 sono ancora in corso, mentre dei 103 mila posti messi a bando sono stati assegnati appena 14,5 mila e oltre 88 mila sono ancora vacanti, soprattutto nel comparto scuola. Una cifra ancora lontana dall’obiettivo fissato entro il 2028 dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, pari a 4 milioni di dipendenti pubblici con un’età media di 44 anni e dotati competenze adeguate.
A raccogliere molte adesioni è stata invece la campagna di reclutamento rivolta ai professionisti del PNRR, tanto che solo 2021 sono state ricevute 160 mila candidature e ammontano a oltre 15 mila le assunzioni a tempo determinato realizzate. Questa cifra copre più della metà delle oltre 29 mila assunzioni programmate entro il 2023.
Precisamente le procedure selettive concluse hanno coinvolto 1.032 incarichi di collaborazione per 36 mesi, 14.103 contratti a tempo determinato e 50 a tempo indeterminato.