Le formule dubitative sono d’obbligo visto che i continui rinvii, ma sembra che questa sia la volta buona: la riforma fiscale arriva entro il 20 giugno in Aula alla Camera. In commissione Finanze è stato trovato un accordo sui punti più controversi come la riforma del Catasto, accanto alle novità assodate ed a nuovi emendamenti su cashback fiscale, flat tax ex per forfettari e giro di vite anti-evasione. Vediamo le ultime novità sui correttivi introdotti,
La riforma del Catasto
Partiamo dal Catasto, da mesi al centro del dibattito con alcuni partiti di maggioranza (il centro destra) preoccupati del rischio che la revisione delle rendite catastali potesse provocare un aumento dell’IMU sulla casa. L’accordo trovato prevede addirittura un meccanismo inverso: dalla riemersione degli immobili fantasma, con relativo extra-gettito, si potrebbero abbassare le aliquote IMU.
Riordino detrazioni e cashback fiscale
Per quanto riguarda le altre modifiche, dovrebbe esserci anche il cosiddetto cashback fiscale, che consentirebbe di vedersi rimborsate subito alcun spese, ad esempio quelle sanitarie, invece che applicare le attuali detrazioni. In generale è previsto un riordino delle detrazioni e delle agevolazioni fiscali, la cosiddetta tax expenditure, a favore soprattutto dei redditi medio bassi.
Regime forfettario con scivolo
Confermato lo scivolo di due anni, con tetto a 85mila euro, per uscire dal regime forfettario. In pratica, il contribuente che supera la soglia dei 65mila euro, che consente di restare nel regime forfettario con applicazione della flat tax al 15%, può restare nel regime forfettario per altri due anni, se non supera gli 85mila euro.
Infine, una serie di misure anti-evasione legate alla digitalizzazione, come l’utilizzo dei dati della fatturazione elettronica e delle banche dati dell’Anagrafe Tributaria.
L’iter della riforma fiscale
Le certezze sul testo si avranno con l’approdo nell’aula della Camera, che dovrà proseguire la discussione. Il testo della delega di Riforma fiscale dovrà poi passare al Senato, prevedibilmente entro il mese di agosto. Ricordiamo che, quando sarà approvata, il Governo avrà 18 mesi di tempo per approvare i decreti legislativi attuativi.