Mentre la tecnologia NFC (Near Field Communication) integrata nei cellulari dovrebbe consentire i pagamenti mobili già dal prossimo anno, la GSM Association, di cui fa parte anche Telecom Italia, e diversi partner, tra cui Vodafone e Huawei, progettano di integrare l’uso della tecnologia 3G non solo nei cellulari Gsm ma anche all’interno di macchine fotografiche, automobili e altri dispositivi elettronici che potrebbero essere collegati con i telefonini per “comunicare”.
L’idea è quella di creare degli standard tecnici per i dispositivi e promuovere l’utilizzo di pacchetti integrati, tra cui chip e altre tecnologie necessarie all’invii di dati su wireless 3G, in una gamma di prodotti utilizzati nel settore sanitario, trasporti, servizi di pubblica utilità, energia ed elettronica di consumo.
La speranza della GSM Association è di far sì che con delle connessioni mobili integrate i dispositivi possano riuscire ad interagire automaticamentet con telefoni cellulari, computer o Internet, consentendo lo scambio di informazioni, immagini e altri dati.
Un possibile scenario applicativo eterogeno, che moltiplicherebbe i nuovi mercati wireless per le aziende che vi scommettessero: dall’invio sul cellulare degli aggiornamenti su stato meccanico e performance dell’automobobile all’invio di promemoria sui controlli da effettuare, dal trasferimento automatico di immagini da fotocamere digitali ai siti web agli aggiornamenti via dispositivi di controllo per personale medico su battito cardiaco, pressione sanguigna e le altre informazioni semplicemente inviandole tramite onde radio 3G.
In prima istanza, quindi, il gruppo inizierà a lavorare sullo sviluppo di una Common Application Programming Interface (API) per produttori di beni di consumo così da rendere i loro prodotti compatibili con le comunicazioni mobili su reti 3G.
Intanto, anche sul fronte degli ePayment le cose procedono spedite: LG, Motorola, Nokia, Sagem e Samsung stanno già sviluppando cellulari abilitati al servizio.
Se un telefonino integrasse questa tecnologia ma anche quelle per le comunicazioni tra terminali elettronici su rete 3G, allora i confini della radiocomunicazione M2M si spalencherebbero: NFC contactless per trasferimento dati a corto raggio tra terminali e wireless 3G per le comunicazioni senza filo a distanza.