Per ricevere il bonus da 200 euro i dipendenti non devono presentare domanda all’INPS perché la somma sarà anticipata dai datori di lavoro e accreditata con la busta paga di luglio, tuttavia possono presentare all’azienda un’autodichiarazione che attesti di non essere destinatari di pensione o reddito di cittadinanza. I datori di lavoro possono a loro volta sottoporre un modello standard per tale dichiarazione sostitutiva, per poi recuperare il bonus mediante compensazione con le denunce contributive.
Vediamo tutti i dettagli sul bonus 200 euro ai lavoratori assunti con l’aiuto dell‘approfondimento dei Consulenti del Lavoro.
Bonus 200 euro ai dipendenti privati: requisiti
La somma una tantum spetta ai lavoratori dipendenti del settore privato in forza nel mese di luglio 2022. Il riferimento normativo è l’articolo 31 del decreto 50/2022. Il requisito non è legato solo al reddito del lavoratore (35mila euro lordi annui) ma anche al fatto di aver beneficiato nel primo quadrimestre 2022, per almeno una mensilità, dell’esonero contributivo previsto dal comma 121 della Legge di Stabilità 2022 (legge 234/2021) nell’ambito della riforma IRPEF.
Il dubbio sulla decontribuzione
Si tratta della decontribuzione di 0,8 punti percentuali legata a un reddito tendenzialmente pari a 35mila euro annui (2.692 euro mensili lordi, maggiorato del rateo di tredicesima) ma la formulazione della norma fa sorgere una serie di dubbi interpretativi. I Consulenti del Lavoro si chiedono se «per il diritto all’indennità sia necessario aver effettivamente beneficiato dell’esonero contributivo di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità, oppure se sia sufficiente averne semplicemente diritto, a prescindere dell’effettiva applicazione dell’esonero da parte del datore di lavoro nelle mensilità individuate dal legislatore».
Il punto è che ci sono stati una serie di problemi legati alle tempistiche che i datori di lavoro hanno avuto a disposizione per procedere al riconoscimento dell’esonero contributivo a favore dei lavoratori (le istruzioni operative INPS sono arrivate solo il 22 marzo, con possibilità di esposizione degli arretrati nelle denunce correnti dei mesi di marzo, aprile e maggio 2022, e a questo si sono sommati i tempi di adeguamento dei produttori di software).
In ogni caso, l’interpretazione dei Consulenti del Lavoro è la seguente:
si ritiene che per il diritto all’indennità sia sufficiente l’acquisizione del diritto e quindi che il lavoratore abbia i requisiti previsti dal citato articolo 1, comma 121, legge 234/2021, per almeno una mensilità del primo quadrimestre 2022 a prescindere dunque che l’esposizione dell’esonero contributivo sia effettivamente avvenuta ab origine in una delle denunce contributive mensili del periodo interessato.
Autocertificazione per il Bonus 200 euro
Il bonus spetta ad ogni singolo lavoratore per una sola volta (nel caso in cui sia titolare di più rapporti di lavoro), il diritto per i dipendenti è automatico e il bonus deve arrivare con la busta paga di luglio, ma il lavoratore non deve essere titolare di pensione o RdC (ossia, gli altri trattamenti previsti dai commi 1 e 18 dell’articolo 32 del decreto 50/2022). L’articolo 31 del decreto specifica infatti che l’indennità di 200 euro:
è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18.
Modello di dichiarazione bonus 200 euro
I Consulenti del Lavoro propongono allo scopo un fac-simile di autodichiarazione da far firmare ai dipendenti, in cui dichiarano di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti. Eccola.
Il sottoscritto ___________, nato a _______ il _______, residente in___________, alla Via /__________, n. ____,
codice fiscale _________________, in qualità di lavoratore dipendente del datore di lavoro _______ , codice fiscale ________________ in riferimento a quanto previsto dall’articolo 31 del D.L. n. 50/2022 e consapevole delle
conseguenze in caso di dichiarazioni non corrispondenti al vero,
DICHIARA
- sotto la propria responsabilità di avere diritto all’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti di 200 euro prevista dall’articolo 31 del D.L. n. 50/2022, da erogare per il tramite del datore di lavoro nel mese di luglio 2022, in quanto non risulta titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del D.L. n. 50/2022;
- di non aver diritto, o comunque si impegna a non dichiarare ad altri datori di lavoro di averne diritto, ulteriori indennità di cui all’articolo 31 del D.L. n. 50/2022 in quanto consapevole che a ciascun avente diritto l’indennità spetta una sola volta;
- di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% previsto dall’articolo 1, comma 121, della Legge n. 234/2021 nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità (eventuale per coloro che non risultavano in forza nel primo quadrimestre 2022).
Ovviamente si tratta di un modello personalizzabile, che il dipendente può rendere anche in maniera autonoma. Tuttavia, può essere utile per il datore di lavoro procedere in modo proattivo così da fugare dubbi di sorta ed arrivare preparati all’obbligo di luglio, che comunque è sancito per legge e non prevede deroghe sulle successive buste paga.