Pensione per caregiver con accompagnamento

Non può chiedere una pensione vera e propria perché la previdenza è riservata a coloro che hanno versato i relativi contributi, ci sono però delle forme di welfare assistenziale per le persone che non hanno maturato una pensione.

L’assegno sociale da 460 euro al mese spetta se il reddito familiare è inferiore alla cifra dell’assegno stesso, ma in considerazione delle entrate di suo marito lei non rientra nel requisito.

Può invece valutare l’ipotesi della Pensione di Cittadinanza. Anche questa è una forma di welfare che richiede determinati requisiti di reddito, che però sono meno stringenti di quelli dell’assegno sociale.

Per la PdC bisogna avere un ISEE non superiore a 9.360 euro e un valore del reddito familiare inferiore a 7.560 euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Se il nucleo familiare è formato solo da lei e da suo marito, il parametro dovrebbero essere 0,4, e quindi il reddito complessivo nel vostro caso può arrivare intorno ai 10.500 euro. E’ anche possibile che, in considerazione della malattia di suo marito, voi possiate applicare un moltiplicatore più vantaggioso: per le persone non autosufficienti il parametro è 2,2 e quindi il tetto di reddito salirebbe a 16.600 euro facendovi rientrare.

Ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione. L’importo della Pensione di Cittadinanza per un coppia arriva a 1.170 euro, e da questa cifra andrebbe decurtata la pensione di suo marito (non l’indennità di accompagnamento, che invece non rileva). Quindi, nel vostro caso, è possibile che abbiate diritto a  un’integrazione rispetto al vostro reddito, che sarebbe intorno ai 200 euro.

Attenzione: le indicazioni che lei fornisce non bastano a stabilirlo, quindi le consiglio di rivolgersi direttamente all’INPS per verificare con precisione la sua posizione. Il riferimento normativo per la pensione di cittadinanza è il decreto legge 4/2019, articoli da 1 a 13.

Risposta di Barbara Weisz