Vivo a 300 metri da casa dei miei, entrambi con disabilità certificata (mio padre anche con accompagnamento); vorrei richiedere il congedo straordinario di due anni per fare loro assistenza: devo necessariamente chiedere il cambio residenza o ci sono altre alternative? Trovo assurdo che chi abita nello stesso condominio, ma magari a tre o quattro piani di distanza dai propri cari, non ne abbia la necessità quando comunque per raggiungerli ci mette lo stesso tempo che ci metto io.
Purtroppo non è prevista flessibilità sulla vicinanza all’abitazione della persona da assistere. Il requisito della convivenza sussiste quando il caregiver e il parente da assistere vivono allo stesso numero civico. Questa regola è contenuta in una circolare del ministero del Lavoro (3884/2010), che rappresenta il documento di interpretazione autentica di quanto previsto dalla legislazione di riferimento (commi 5 e 5-bis del dlgs 151/2001).
La convivenza sussiste quando il disabile e il soggetto che lo assiste hanno residenza nello stesso Comune, riferita allo stesso indirizzo: stesso numero civico anche se in interni diversi.
=> Congedo straordinario 104 prima della convivenza
Quindi, il fatto che lei viva vicino ai suoi genitori non soddisfa questo requisito e pertanto è necessario spostare la residenza se si vuole avere accesso ai permessi di cui alla legge 104. Una sentenza della Corte Costituzionale permette di spostare la residenza successivamente alla presentazione della domanda ma, nel momento in cui si inizia ad utilizzare i permessi, deve già essere effettiva la convivenza.
=> Caregiver e Legge 104: regole e agevolazioni
Eventualmente, è possibile chiedere la residenza temporanea, che potrebbe andare incontro all’esigenza, per mantenere il requisito della prima casa dove lei attualmente abita.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz