Nuova calendarizzazione per l’approdo nell’Aula della Camera dei Deputati della delega di Riforma fiscale. La conferenza dei capigruppo ha stabilito la discussione per il 20 giugno. Quindi, ci sono circa tre settimane per terminare l’esame della commissione Bilancio di Montecitorio, dopo le molteplici battute d’arresto che hanno caratterizzato l’iter fino a questo momento.
Riforma fiscale: un percorso a ostacoli
La riforma fiscale è già stata calendarizzata in Aula due volte negli ultimi mesi, prima in aprile e poi all’inizio di maggio, ma in entrambi i casi c’è stato un rinvio (l’ultima volta chiesto dal Governo), perché non c’era un accordo di maggioranza. L’Esecutivo vuole infatti evitare che il dibattito in Aula si trasformi in un muro contro muro fra forze di maggioranza, che potrebbe portare al voto di fiducia.
Il nodo Riforma del Catasto
In base alle nuove indiscrezioni di stampa, l’accordo di maggioranza su un testo definitivo del ddl delega non è ancora definitivo. I nodi fondamentali da sciogliere restano sempre gli stessi: la riforma del Catasto e le tasse sulle rendite finanziarie.
Dopo lo stop di inizio maggio, era stato annunciato l’accordo sul Catasto: la richiesta arrivava dai partiti del centrodestra, che vogliono evitare un aumento delle tasse sugli immobili come conseguenza della riforma delle aliquote catastali e dell’emersione degli immobili fantasma. Ora, in base a quanto si apprende, quell’accordo pare vada perfezionato, con nuovi vertici di maggioranza che recepiscano anche una serie di obiezioni che arrivano da altre forze.
Le altre misure
Ci sono poi altri elementi su cui si sviluppa il dibattito: l’uscita graduale dal regime forfettario (l’ipotesi è quella di prevede un periodo cuscinetto di due anni, durante i quali si può rimanere nel forfettario pur superando il tetto dei 65mila di fatturato, a patto di restare sotto gli 85mila), nuove forme di cashback fiscale, l’eliminazione della ritenuta d’acconto e in generale il passaggio a un sistema di prelievo fiscale mensile anche per gli autonomi. Non si conosce, per il momento, il dettagli delle novità allo studio.
I tempi di approvazione
Ricordiamo che la riforma fiscale è contenuta in un ddl delega, approvato dal Governo nello scorso mese di ottobre. Quello alla Camera è il primo passaggio, quando Montecitorio riuscirà ad approvare un testo, inizierà poi l’iter della Riforma in Senato. La delega, così come è attualmente formulata, prevede poi che il Governo abbia 18 mesi di tempo per approvare i decreti legislativi attuativi.