Le prestazioni pubbliche erogate dall’INPS e dalle Casse di Previdenza possono essere di tipo previdenziale o assistenziale, spettano in alcuni casi a tutti i contribuenti mentre in altri sono limitate a determinate categorie di soggetti.
Ad esempio, gli assegni di invalidità, l’accompagnamento Legge 104, la pensione di inabilità o il Reddito di Cittadinanza sono prestazioni limitate ad alcuni soggetti o nuclei familiari, la pensione di vecchiaia o quella anticipata sono potenzialmente estese a tutti i contribuenti.
Vediamo dunque come si configurano queste due macro-categorie e come si differenziano le diverse prestazioni, per capire chi ne ha diritto e con quali requisiti.
Quali differenze tra prestazioni assistenziali e previdenziali erogate dallo Stato?
Le prestazioni assistenziali sono finanziate dallo Stato attraverso le tasse e sono finalizzate ad intercettare un bisogno, offrendo un sostegno economico concreto a chi è in difficoltà, per questo sono limitati a chi presenta determinati requisiti di reddito, patologie o situazioni familiari a rischio.
Le prestazioni previdenziali sono invece finanziate dai contributi versati alle casse pensionistiche e servono a prevenire situazioni di difficoltà economica erogando sussidi e assegni a tale scopo, i cui importi sono alimentati dai versamenti dei cittadini durante la carriera lavorativa, per il bene della collettività.
Quali sono i contributi previdenziali e assistenziali?
I contributi previdenziali ed assistenziali sono quei versamenti obbligatori che servono a finanziare le prestazioni sia previdenziali che assistenziali erogate durante la vita lavorativa (malattia, infortunio, maternità, disoccupazione) o a fine carriera (pensione).
I contributi assistenziali sono dovuti in tutti i casi di rapporto di lavoro all’INAIL (per la tutela economica in termini di salute e sicurezza) mentre i contributi previdenziali sono dovuti all’INPS o ad altre Casse in base alla tipologia di lavoro svolto e conseguente iscrizione obbligatoria alla relativa gestione cassa/gestione di riferimento.
I contributi si distinguono in: obbligatori (per effettivi periodi di lavoro); figurativi (versati dalle Casse e dall’INPS durante periodi coperti da prestazioni assistenziali come la maternità o la malattia); volontari (versati in autonomia dal lavoratore per maturare un diritto a pensione); da riscatto (accumulati nel montante grazie al pagamento personale di periodi assimilabili a quelli lavorativi; da cumulo o ricongiunzione (aggregati tra più casse, al fine di maturare un diritto unico a pensione).
Che cosa si intende per previdenza?
Con il termine “previdenza” si intende l’insieme delle forme di assicurazione collettiva, alimentate dai versamenti obbligatori di contributi da parte di aziende e lavoratori, con lo scopo di trasferirli in forma di prestazione ai soggetti aventi diritto, primi fra tutti i lavoratori a fine carriera, a cui spetta la pensione.
In Italia, l’INPS gestisce sia il pagamento delle pensioni pubbliche sia la liquidazione delle indennità di natura previdenziale e assistenziale.
Che significa prestazione previdenziale?
Per prestazione previdenziale si intende il servizio o l’indennità erogato in favore di lavoratori dipendenti, autonomi o parasubordinati iscritti agli enti o casse di previdenza, destinatari dei benefici finanziati con i contributi previdenziali versati dai datori di lavoro e dagli stessi lavoratori, erogati nel momento in cui si matura un diritto a prestazione occasionale (come l’indennità di malattia) o di durata (come la pensione).
Ad esempio, le pensioni sono prestazioni previdenziali spettanti alla generalità di lavoratori a cui si affiancano prestazioni previdenziali mirate, ossia: l’assegno ordinario di invalidità, la pensione di inabilità, l’accompagnamento mensile per inabilità.
Cosa vuol dire trattamento assistenziale?
Per trattamento assistenziale si intende la prestazione (in forma di sussidio economico o servizio sociale) alimentato dai contributi versati in via obbligatoria agli enti di assicurazione sociale dal datore di lavoro, a tutela dei lavoratori e per garantire loro una copertura economica a fronte dei rischi di malattia professionale, infortuni sul lavoro o invalidità.
Rientrano nei trattamenti assistenziali anche i sussidi erogati dall’INPS a determinate fasce deboli della popolazione, attingendo alle risorse destinate a copertura della collettività. Si possono considerare tali anche le prestazioni integrative erogate dall’INAIL qualora si configuri un evento lavorativo che ne generi il diritto (es.: assegno di incollocabilità), finanziate dai premi e delle tariffe che ogni datore di lavoro deve versare in relazione a ciascun lavoratore assunto.
Che significa prestazioni assistenziali?
Le prestazioni assistenziali (a sostegno del reddito) tutelano i lavoratori nel momento in cui si trovano in situazioni di difficoltà economica o lavorativa, integrandone il reddito con appositi sussidi (come la NASpI per i disoccupati) e assegni (come il Reddito di Cittadinanza), molto spesso in funzione del requisito reddituale di tutta la famiglia, calcolato tramite ISEE.
Tra le prestazioni / trattamenti assistenziali rientrano ad esempio il Reddito di cittadinanza, la Carta acquisti, l’Assegno Unico figli.