Saranno circa 31,5 milioni i destinatari del Bonus di 200 euro una tantum concesso dal Decreto Aiuti, che ha varato questa misura a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e di una ulteriore nutrita schiera di beneficiari.
Tra i percettori del ristoro anti-inflazione rientrano anche docenti e personale ATA ma con alcuni limiti, che riguardano la tipologia di contratto stipulato.
Bonus 200 ai dipendenti: precari in bilico
Il Bonus 200 euro, infatti, spetta ai lavoratori con reddito massimo non superiore a 35mila euro, accreditato assieme alla retribuzione nel mese di luglio. Questa condizione potrebbe escludere dal beneficio i precari della scuola con contratto in scadenza il 30 giugno 2022. Il beneficio sarà negato anche ai precari saltuari, a meno che non siano beneficiari della NASpI relativa al mese di giugno.
Il Bonus, invece, potrà essere correttamente erogato ai docenti e ATA precari con incarico annuale, il cui contratto scadrà il 31 agosto.
In base all’Articolo 31 del Decreto Aiuti, il bonus è erogato ai lavoratori dipendenti indicati nell’articolo 1, comma 121, della legge 234/2021, pagato in via automatica con la mensilità di luglio.
Questi beneficiati devono essere titolari di reddito imponibile non superiore a 35mila euro ed aver fruito dell’esonero contributivo di 0,8 punti percentuali di cui al sopra citato articolo 1, comma 121 nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità.