Presentato il piano REPowerEU per azzerare la dipendenza energetica da gas e petrolio russo, affrontando al contempo la crisi climatica.
Le strategie per centrare questi obiettivi sono il risparmio energetico, la diversificazione delle forniture e gli incentivi alle Rinnovabili, con una inevitabile accelerazione determinata dall’impatto economico della guerra in Ucraina, in particolare sul mercato dell’energia.
E tra le misure, spicca l’obbligo di pannelli fotovoltaici su tutti i nuovi edifici entro il 2030. Vediamo i primi dettagli.
REPowerEU: obiettivi e strumenti
La guerra in Ucraina sta velocizzando la transizione green nella UE per arrivare il prima possibile all’indipendenza dalle importazioni russe, puntando però anche sul risparmio energetico nonché alla diversificazione delle fonti e delle forniture. Nel lungo termine l’obiettivo resta il passaggio ad un sistema basato sulla auto-produzione in larga scala di energia pulita.
Incentivi al risparmio energetico
Con gli stanziamenti di REPowerEU, l’Europa incoraggia gli Stati membri a incentivare nel breve periodo i risparmi sui consumi di gas e petrolio, almeno nella misura del 5%, attraverso specifiche campagne rivolte a privati e aziende, nonché con misure fiscali. Sono poi previste misure urgenti nel caso in cui si verifichino gravi interruzioni di forniture. Sul lungo termine, invece, c’è l’obiettivo di alzare gli obiettivi di efficienza energetica dal 9 al 13%.
Diversificazione delle forniture
Gli sforzi per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas e petrolio sono invece in corso già da diversi mesi; è già stata creata una EU Energy Platform che abilita acquisti comunitari di gas, GNL e idrogeno e vengono intensificati gli sforzi per nuove partnership a lungo termine.
Incentivi alle Rinnovabili
Sul fronte delle energie rinnovabili vengono alzati dal 40 al 45% i target al 2030. Significa raddoppiare la produzione in otto anni (attualmente la quota è pari al 22%).
Un piano per il Fotovoltaico
All’interno di questo pacchetto, ci sono diverse misure, fra cui un piano per il Fotovoltaico che prevede il raddoppio della produzione al 2025 e l’installazione di 600GW entro il 2030. Per facilitare l’iter autorizzativo degli impianti, saranno selezionate specifiche aree geografiche destinate all’Eolico e al Fotovoltaico. Fra le altre misure, c’è anche l’obbligo di installare pannelli fotovoltaici su tutti i nuovi edifici pubblici e commerciali a partire dal 2025, su quelli residenziali a partire dal 2029.
Ci sono poi iniziative per il geotermico, idrogeno e biometano, nonché semplificazioni per l’installazione di impianti rinnovabili in aree con basso rischio ambientale. La presidente della commissione UE, Ursula von der Leyen propone alcuni esempi: ora ci vogliono dai 6 ai 9 anni per avere tutti i permessi necessari a realizzare un parco eolico; nelle zone a basso rischio ambientale che verranno identificate, ci vorrà meno di un anno. Lo stesso vale per le infrastrutture associate, come i grids.
REPowerEU: le risorse in campo
Le misure previste dovrebbero comportare nuovi investimenti pari a 210 milioni di euro entro il 2027. In tutto, ha spiegato von der Leyen, le risorse per la trasformazione green stanziate dalla Commissione Europea sono pari a 300 miliardi di euro, di cui circa 225 in prestiti e 72 in sovvenzioni.