L’Italia è in cima alla classifica dei Paesi dell’Unione Europea per copertura delle Reti 5G, mostrando l’incremento maggiore nell’arco di pochi mesi. Lo evidenzia l’ultimo report pubblicato dall’Osservatorio 5G della Commissione UE, relativo a marzo 2022, la copertura nel nostro Paese è pari al 99,7% rispetto ad una media UE del 64% di copertura della popolazione (sebbene una quota significativa venga raggiunta utilizzando ancora lo spettro 4G). Rispetto al trimestre precedente, tra l’altro, i Paesi della UE hanno lanciato servizi commerciali 5G in almeno una parte del territorio.
In Italia, tuttavia, si è conclusa con un “nulla di fatto” una delle due gare per la copertura delle reti 5G finanziate dal PNRR, che non è stata caratterizzata da offerte da parte degli operatori delle telecomunicazioni. Il bando, promosso da Infratel per favorire la copertura delle aree a fallimento di mercato, non ha sortito l’effetto sperato: un’impresa eccessivamente impegnativa e destinata a non generare ricavi e profitti tali da bilanciare i costi.
Secondo il Ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, nonostante il Governo abbia fatto il massimo sforzo possibile per coprire il digital divide nelle aree più remote, non hanno ricevuto offerte i 6 lotti relativi alla densificazione delle aree 5G a fallimento di mercato per le quali erano previsti finanziamenti pubblici pari al 90% dell’investimento, autorizzati con la più alta percentuale di sussidio pubblico mai concesso dalla Commissione Europea per il settore delle reti mobili.