Tratto dallo speciale:

Nuove Partite IVA, domina il regime forfettario

di Anna Fabi

16 Maggio 2022 09:30

logo PMI+ logo PMI+
Le nuove Partite IVA scelgono il regime forfettario, a fare da traino i servizi professionali con una forte ripresa dei settori colpiti durante il Covid.

Si confermano i trend sulle nuove Partite IVA in Italia nel primo trimestre 2022, indicati dal consueto report del Ministero delle Finanze: le attivazioni sono state 188.451 e, nella grande maggioranza dei casi (il 75%) si tratta di persone fisiche (a cui seguono le società di capitali con il 18,3% delle nuove aperture e le società di persone con il 3,4%).

Nuove Partite IVA in Italia: identikit 2022

Si conferma anche l’interesse per il regime forfettario: scelto dal 53,4% del totale delle nuove aperture (100.594 i contribuenti), con un incremento del 9,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto al primo trimestre 2021, le persone fisiche risultano in aumento del 3,2% e le società di persone dello 0,6%, mentre le società di capitali registrano un leggero calo (-2,4%). Il 51,3% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 30% da persone appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Il 16,5% delle aperture è attuato da persone nate all’estero.

I settori traino

In valore assoluto, i settori in cui si registrano più aperture sono:

  • le attività professionali (23,2%),
  • il commercio (16%),
  • le costruzioni (11,4%).

Rispetto a 2021, si registra un incremento annuo nei settori:

  • istruzione (+55,1%),
  • attività sportive e di intrattenimento (+27,9%),
  • alloggio e ristorazione (+22,3%).

I cali più vistosi riguardano agricoltura (-28%), commercio (-19,9%) e attività finanziarie (-7,6%).

Dove si avviano nuove attività

Il 46,6% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,2% al Centro e il 30,8% al Sud e Isole. Il confronto tendenziale vede il maggior incremento di Partite IVA rispetto al primo trimestre 2021 in Liguria (+11,7%), seguita da Lazio (+10,8%) e Basilicata (+10,2%).