Il Bonus Pubblicità dal 2023 torna al 75% del valore incrementale degli investimenti rispetto all’anno precedente e si riduce la platea dei beneficiari, da cui viene l’emittenza radiotelevisiva: le novità sono contenute nella legge di conversione del Decreto Energia, approvata in via definitiva dal Senato.
Bonus Pubblicità 2022
Per quest’anno non cambia nulla: il credito d’imposta per la spesa pubblicitari sulla stampa (stampa anche online, e periodici, anche online, radio e tv) resta al 50% di quanto investito in totale. Ricordiamo che i primi adempimenti per professionisti, imprese ed enti che vogliono richiedere il bonus pubblicità 2022 è scaduto lo scorso 30 marzo, con la prenotazione inserita sull’apposita piattaforma dell’Agenzia delle entrate. La domanda vera e propria verrà poi presentata nel 2023, da parte delle imprese ammesse.
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Bonus Pubblicità 2023
Era già previsto, dall’articolo 57-bis del decreto-legge 50/2017, comma 1-bis, che dal 2023 il credito d’imposta tornasse ad avere le regole precedenti al Covid (che lo hanno potenziato), ma il nuovo provvedimento introduce una serie di novità. In primis, l’esclusione dell’emittenza radiotelevisiva, sia locale sia nazionale. Il nuovo testo, che va a modificare il sopra citato articolo 57 bis, prevede che dal 2023 il bonus pubblicità spetti:
nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line.
In pratica, le emittenti radiotelevisive continuano ad avere il bonus pubblicità fino alla fine di questo 2022. Le risorse sono pari a 30 milioni di euro l’anno. Il bonus viene ripartito in base alle risorse disponibili, in modo proporzionale, fra gli aventi diritto ammessi.