Con le nuove sanzioni previste dal 30 giugno 2022, chi effettuerà i controlli sul rispetto dell’obbligo per i commercianti di accettare pagamento con carta e di avere il POS? A me sembra che nulla possa cambiare, tanto più che le multe sono contenute se rapportate alle spese tipiche presso i piccoli esercizi commerciali, dove il POS guarda caso è sempre “fuori servizio”. Cosa prevede la nuova legge per quanto attiene verifiche e possibili denunce?
L’applicabilità delle sanzioni relative all’obbligo di POS, previste dal DL 36/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022, fa riferimento all’articolo 15, comma 4-bis, del decreto legge 179/2012, la cui applicazione è stata anticipata dal decreto 36/2022 al 30 giugno 2022 (il termine originario era il primo gennaio 2023).
E, come lei giustamente sottolinea, prevede che la multa sia prevista per ogni singola violazione, quindi per ogni transazione con carte di pagamento che viene rifiutata, pari a 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione. La violazione, evidentemente, va contestata singolarmente.
Ritengo che possa senz’altro farlo il cliente al quale viene rifiutato il pagamento, rivolgendosi per esempio alle forze dell’ordine. I singoli clienti possono contestare le operazioni, chiamando le forze dell’ordine nel momento in cui sono rifiutate o sporgendo denuncia (circostanziata e motivata).
Oppure (caso probabilmente più raro) può verificarsi una contestazione nell’ambito di un’attività di accertamento della Guardia di Finanza. La legge richiama i poteri di accertamento degli organi preposti (forze di polizia e autorità giudiziarie), facendo riferimento alle procedure contenute nella legge 689/1981, che per esempio consentono gli accertamenti dell’autorità giudiziaria, anche attraverso perquisizioni.
Gli addetti al controllo possono infatti assumere informazioni e procedere a ispezioni, redigendo un verbale da sottoporre al Prefetto del territorio in cui è stata commessa l’irregolarità.
Parimenti, il nuovo controllo incrociato tra i dati dei corrispettivi giornalieri segnalati dai commercianti e i dati dei gestori delle carte di credito sulle transazioni quotidiane, serve ad evidenziare comportamenti elusivi.
E’ chiaro che l’eventuale malfunzionamento del POS può rappresentare un’eccezione. Sono le attività di controllo e ispettive a dover rilevare eventuale violazioni sostanziali (se il POS è sempre fuori servizio, si può rilevare un abuso). La sanzionabilità per commercianti e professionisti, nell’esercizio dell’attività di vendita di prodotti o di prestazione di servizi (anche professionali), scatta qualora tali soggetti violino la disposizione che impone loro di accettare pagamenti effettuati tramite carte di debito o di credito, tranne che nelle situazioni di oggettiva impossibilità tecnica.
In base al DL 36/2022, invece, chi commette la violazione non può avvalersi dell’oblazione amministrativa, ossia della facoltà di pagare una multa ridotta ( 1/3 della sanzione nei 60 giorni successivi alla contestazione o, se più favorevole, il doppio più le spese del procedimento).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz