Con il Decreto Energia, l’installazione di impianti fotovoltaici o da altre rinnovabili sul tetto degli edifici o su balconi e pertinenze è considerata manutenzione ordinaria, senza necessità di autorizzazioni o permessi: per realizzare impianti domestici – compresi mini-pannelli fotovoltaici e mini-pale eoliche da balcone – basta inviare il Modello Unico semplificato per installazioni fino a 200 kW di potenza.
Vediamo le soluzioni più veloci ed economiche per la produzione domestica di energia da fonti rinnovabili.
Pannelli fotovoltaici su tetto
La nuova semplificazione permette di installare pannelli solari sul tetto di casa, e vale sia per palazzi e unità immobiliari indipendenti, sia per edifici nei centri storici, senza dunque autorizzazione paesaggistica. Restano invece esclusi dalla nuova semplificazione per l’installazione di un impianto fotovoltaico:
- gli immobili che si trovano all’interno di aree di interesse pubblico, nel qual caso serve il permesso della soprintendenza locale;
- ville, giardini, parchi e complessi con valore estetico/tradizionale (pannelli solo su coperture non visibili o con materiali tradizionali locali).
Fotovoltaico da balcone
Contro il caro bollette, è tornato di grande attualità il fotovoltaico da balcone: un impianto (costituito da celle fotovoltaiche bifacciali montate sui parapetti di casa ben esposti al sole), è capace di dimezzare il azzerare quasi per intero il costo della bolletta. Si tratta in genere di un singolo pannello solare da 1,2 oppure 2,4 kWh, che può essere anche spostato tramite struttura mobile su ruote. L’impianto fotovoltaico da balcone è anche dotato di batteria di accumulo, che interviene nei momenti di minore produzione e di maggiore consumo. Il fotovoltaico da balcone è semplice da installare e non richiede nessuna autorizzazione: basta effettuare la comunicazione sull’impianto, utilizzando il modello unico per il fotovoltaico.
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Come funziona il fotovoltaico domestico
Sia i pannelli solari sul bacone, sia l’impianto sul tetto si collegano alla rete della corrente domestica, producendo una potenza aggiuntiva. Serve quindi un contatore bidirezionale, che misuri anche l’energia immessa in rete oltre a quella consumata, perché installando un impianto fotovoltaico si diventa produttori di energia.
Quanto si produce e si risparmia
Il risparmio in bolletta dipende dall’efficienza dell’impianto installato. L’ideale è montare un pannello esposto a Sud, inclinato di 45-64 gradi. Se si installano 3 pannelli per un totale di 1 kWp di potenza complessiva, si può stimare una produzione annua di 1200 kWh, ossia circa la metà del consumo medio di una famiglia.
Quanto si spende per installarlo
Per installare un impianto fotovoltaico domestico la spesa media è di 1500 euro + manodopera. Da questi costi si devono però scorporare le detrazioni IRPEF di cui si ha diritto.
L’alternativa del mini eolico
Non tutti sanno che sul tetto o sul balcone di casa si può montare anche un mini-impianto eolico, ossia una piccola turbina fino a 100 kW di potenza, da posizionare laddove si possa stimare una buona ventilazione con relativa produzione di energia. Si può anche installare un impianto eolico ad asse verticale, che intercetta anche i venti di minore intensità ed occupa meno spazio. Gli aerogeneratori per uso domestico hanno una potenza nominale tra 1 e 6 kW. Neppure in questo caso è sufficiente a coprire i costi della bolletta, ma anche in questo caso li può abbattere.
Quanto cosa un mini impianto eolico
Un mini-impianto da montare sul tetto, con pale eoliche orizzontali, costa tra mille e 2mila euro (+ le spese di installazione) stimando una produzione tra 1 e 3 kW, mentre per gli aerogeneratori (mini-eolico da parete) si può risparmiare qualcosa. L’impianto ad asse verticale da balcone può costare anche solo 200 euro ma si riesce a produrre molta meno energia (0,5 kW di picco).