Il gettito IVA rilevato tramite fatturazione elettronica è in crescita costante: allo scorso novembre segbava +22% su base biennale, come si rileva dal Report pubblicato dal dipartimento delle Finanze del MEF in relazione alle informazioni della banca dati dell’Agenzia delle Entrate.
La fattura elettronica oggi
L’incremento più significativo riguarda imprese e società (+22,2%), seguite da persone fisiche (+19,4%). A novembre scorso si è registrato il picco, pari a +35,5%. Cosa determina questo ricorso massiccio alla fattura elettronica? Per prima cosa gli incentivi fiscali legati alle detrazioni per interventi di recupero edilizio ma non soltanto.
I settori con il maggior imponibile IVA riscosso sono stati: costruzioni (+32,6%), manifatturiero (+32,1%) e servizi di alloggio e ristorazione (+31%). Le perdite più consistenti, invece, riflettono gli anni di crisi pandemica, con un -91,2% dal comparto organizzazioni e organismi extraterritoriali e -46,2% da famiglie e convivenze in relazioni alle assunzioni di lavoratori domestici.
In termini geografici, la regione che ha fatto registrare l’incremento maggiore di gettito IVA proveniente dalle fatture elettroniche è stata l’Emilia Romagna (+34,1%) seguita da Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Trento (+30,4%). Fanalino di coda è invece il Lazio, con una crescita di soli 6,1 punti percentuali.
La fattura elettronica domani
L’entrata in vigore della fatturazione elettronica B2B nel 2019 ha consentito di recuperare imposte IVA per due miliardi di euro. Considerata strategica dal Governo per contrastare l’evasione fiscale, in linea con gli obiettivi del PNRR (traguardo M1C1-1033), sarà probabilmente estesa anche alle Partite IVA in regime forfettario, dove il parere positivo UE: si studia un calendario con applicazione graduale ed un periodo transitorio di 6 mesi, con entrata in vigore a luglio 2022 ma sanzioni per gli inadempienti comminate soltanto a partire dal 2023.
La richiesta di estensione della fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024 e dell’obbligo per i contribuenti forfetari è arrivata dalla Commissione europea a dicembre 2021 ma ancora non vi è nulla di operativo: serve prima l’emanazione di una norma specifica, che potrebbe trovare posto nella legge delega di rfiforma fiscale attualmente in discussione in Parlamento.
I software gratuiti
Per la compilazione e trasmissione della fattura elettronica si ricorre alla piattaforma SdI (Sistema di Interscambio) accessibile tramite il portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, con la successiva cconservazione a norma le fatture emesse e ricevute in formato XML. Per evitare errori, lo SdI controlla la partita IVA del fornitore (c.d. cedente/prestatore) e quella del cliente (c.d. cessionario/committente) per verificare che siano esistenti.
Per semplificare l’adempimento l’Agenzia mette a disposizione dei contribuenti la procedura web gratuita per le società e la ancor più rapida app FatturAE per la creazione, gestione e conservazione delle fatture elettroniche tra privati e verso la Pubblica Amministrazione per operatori IVA ditte individuali e lavoratori autonomi.