Verso la proroga delle mascherine al chiuso rispetto alla scadenza del 30 aprile stabilità dal decreto di Governo sulla fine dello stato di emergenza Covid: secondo indiscrezioni si valuta sia la durata (estensione fino a maggio o giugno), sia l’applicazione (negozi, mezzi di trasporto e uffici) sia la modalità (mascherina chirurgica o Ffp2). La decisione è attesa per fine aprile, in base ai dati sui contagi da Coronavirus, che al momento indicano un miglioramento rispetto al costante incremento delle ultime settimane.
Regole Covid: la situazione
In questo contesto, si inserisce la fine dello stato d’emergenza che prevede lo stop al Green Pass e alle mascherine a fine aprile. Il 6 aprile c’è stata una riunione tra ministeri, INAIL e parti sociali sui protocolli negli ambienti di lavoro. La decisione è stata quella di aggiornarsi a fine aprile, per verificare l’andamento dei contagi e definire le nuove misure per l’aggiornamento dello strumento.
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Angelo Colombini, segretario confederale Cisl, ha dichiarato che si va verso la proroga a fine giugno sulle mascherine al chiuso e sulle regole sul distanziamento. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, chiarisce che «stiamo valutando i luoghi in cui sarebbe opportuno prolungare l’uso delle mascherine al chiuso come i mezzi di trasporto». Aggiungendo che non si esclude l’ipotesi di trasformare l’obbligo in una raccomandazione, basandosi sul senso di responsabilità dimostrato dai cittadini, che spesso continuano a indossare la mascherina anche all’aperto pur non essendoci più obbligo.
Ricordiamo che nei prossimi giorni il Governo dovrà decidere anche sulla quarta dose di vaccino agli over 80, dopo il parere positivo dell’agenzia europea del farmaco (non vincolante). L’orientamento sembra quello di prevedere un nuovo booster per ultra80enni e pazienti fragili.
Coronavirus: il rapporto ISS
Il report settimanale dell’Istituto di Sanità (ISS) aggiornato all’8 aprile, indica intanto un calo dell’incidenza dei contagi (776 ogni 100mila abitanti, contro gli 836 della scorsa settimana). L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,15) è in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma sopra la soglia pandemica pari a 1. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 4,7% mentre sale al 15,5% quello relativo alle aree mediche a livello nazionale (dal 15,2% precedente).
In pratica, si registra un miglioramento sul fronte diffusione, con aumento ricoveri da riferire all’incremento dei contagi delle scorse settimane. L’aumento dell’occupazione in aree mediche e non in terapie intensiva potrebbe indicare l’efficacia della copertura vaccinale contro l’aggravarsi della malattia.