Occupazione: guerra e caro energia frenano la ripresa

di Teresa Barone

25 Marzo 2022 10:00

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Aumentano le assunzioni tra le imprese italiane ma la ripresa dell'economia è frenata dalla guerra in Ucraina e dall'aumento dei costi energetici.

Crescono le opportunità di lavoro nel mese di marzo grazie alle 359mila assunzioni programmate dalle imprese, pari a 41mila nuovi ingressi in più rispetto al mese precedente e 67mila in più dello scorso anno. Una situazione positiva che, tuttavia, si caratterizza anche per una crescente incertezza dovuta alle conseguenze della guerra in Ucraina e all’incremento dei costi energetici e delle materie prime, che stanno mettendo a forte rischio la ripresa economica.

Secondo i dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, le imprese lamentano una costante difficoltà di reperimento soprattutto in alcuni settori e per alcune categorie come operai specializzati, dirigenti, professioni tecniche e professioni intellettuali e scientifiche. Oltre alla mancanza di candidati, le aziende stanno riscontrando una preparazione non adeguata.

Le figure professionali di più difficile reperimento sono:

  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67,2%);
  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (67,1%);
  • fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica (65,8%);
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (61,1%);
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (61,0%).

A incontrare le maggiori criticità sono le imprese attive nel Nord Est, seguite da quelle del Nord Ovest, Sud e Isole e Centro Italia.