Vorrei sapere se è possibile chiedere il congedo parentale in presenza di due contratti di lavoro: uno da 36 ore presso la Pubblica Amministrazione da febbraio a dicembre 2022 e l’altro, nel rispetto dei limiti orari settimanali, instaurato a marzo fino a giugno 2022, in regime part-time. Se ad aprile volessi chiedere il congedo parentale (astensione facoltativa) per il solo contratto da 36 ore presso la PA, considerando che al momento della richiesta entrambi saranno in essere, si sono vincoli o divieti?
Lei è già titolare di due rapporti di lavoro part-time, e questo è sostanzialmente l’unica eccezione al divieto di lavorare durante il congedo parentale. Di regola, infatti, non ci sarebbe compatibilità fra congedo parentale e altra attività lavorativa, come sottolinea la circolare INPS 62/2010:
il congedo parentale risponde alla precipua funzione di assicurare al genitore lavoratore un periodo di assenza dal lavoro finalizzato alla cura del bambino e non può, quindi, essere utilizzato dal lavoratore stesso per intraprendere una nuova attività lavorativa che, ove consentita, finirebbe col sottrarre il lavoratore dalla specifica responsabilità familiare verso la quale il beneficio in esame è orientato.
Diverso è però il caso in cui il lavoratore abbia diversi rapporti di lavoro part-time, e chieda il congedo parentale a uno solo dei datori di lavoro. In questo caso non ci sono limitazioni. Come si legge sempre nel documento di prassi:
il lavoratore non si avvale dell’assenza per congedo parentale per intraprendere una nuova attività lavorativa, ma si limita a proseguire l’attività o le attività già in essere al momento della richiesta di congedo.
Pertanto, lei può chiedere il congedo parentale ad uno solo dei due datori di lavoro proseguendo l’attività presso il secondo, dal momento che i due rapporti erano già instaurati prima della richiesta dell’astensione facoltativa.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz