Avviare un percorso graduale verso la sostenibilità, introdurne la rendicontazione, lavorare sulla fiducia ed esplicitare il proprio impegno: sono le proposte di Assolombarda rivolte alle PMI in un position paper sulle potenzialità della finanza sostenibile come leva di crescita e innovazione.
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La finanza sostenibile, sottolinea Paolo Gerardini, Vice Presidente Credito e Finanza Assolombarda, «rappresenta un’occasione importante per indirizzare capitali pubblici e privati verso modelli economici e progetti sempre più performanti e sempre più compatibili con la dimensione sociale e ambientale», e ha un ruolo importante anche di sostegno alle politiche industriali. E ciascuno può fare la sua parte per indirizzare gli investimenti in sostenibilità per la transizione green.
Il ruolo delle imprese nella transizione green
Le grandi imprese con obblighi ESG (ambiente, sostenibilità sociale, governance) sono già attrezzate per coniugare correttamente le impegni normativi e strategici con le decisioni aziendali e la pianificazione dell’attività: è dunque utile condividere esperienze, dati, buone pratiche nell’applicazione di standard.
Ma la vera sfida è coinvolgere le PMI di filiera nel processo di misurazione, trasparenza e comunicazione della sostenibilità, facendo da catalizzatore e guida. Il reporting non finanziario costituisce in questo senso un utile strumento. Coinvolgere la filiera per la richiesta di informazioni porta con sé anche una naturale azione di sensibilizzazione e informazione alle PMI sui temi della sostenibilità. In particolare, per le grandi imprese il report contiene tre consigli:
- condivisione di strumenti e metodologie per rispondere agli obblighi normativi, evidenziando criticità e fornendo suggerimenti;
- modelli standard per il processo di qualifica dei fornitori nella supply chain, con format snelli e compilazione guidata delle informazioni ESG;
- servizi innovativi per l’ingaggio dei portatori di interesse sulle principali filiere in ottica di “sustainable value stream” per orientare la transizione delle singole imprese con quelle dei pivot di filiera e la loro supply chain.
=> PMI sostenibili: criteri e best practice
La finanza sostenibile a misura di PMI
Per la PMI la sfida è ancora più imponente, perché si tratta di adottare modelli di sostenibilità come vantaggio competitivo e di comunicarlo chiaramente. Di seguito le proposte individuate per innescare strategie virtuose ed efficaci.
- Percorso di sostenibilità: mappatura e ingaggio dei principali stakeholder, analisi del posizionamento aziendale, realizzazione check-up di sostenibilità, definizione di obiettivi e progetti operativi.
- Rendicontazione sulla sostenibilità: le PMI che redigeranno e rappresenteranno il proprio set di informazioni ESG oltre a quelle economico-finanziarie (con una sezione nella nota integrativa del bilancio o con un report integrato) saranno avvantaggiate nell’intercettare capitali privati e pubblici a livello europeo e nazionale.
- Fiducia dei propri stakeholder: devono percepire che la sostenibilità è davvero insita nella cultura aziendale, magari con un maggiore ricorso alle certificazioni (gestione aziendale, qualità e ambiente) e con l’utilizzo di indicatori che valorizzano elementi non finanziari distintivi dei propri modelli di business rispetto ai competitor.
- Comunicare l’impegno verso la sostenibilità, utilizzando tutti gli spunti possibili, rivedendo il modello aziendalel ispirandosi ad esempio a quello delle società benefit (oltre allo scopo di lucro, perseguono una o più finalità di beneficio comune rendicontando risultati e obiettivi).
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Il ruolo delle associazioni imprenditoriali
Le associazioni imprenditoriali rappresentano un elemento di supporto per stimolare la diffusione della cultura ESG e della finanza sostenibile. Le possibili azioni da intraprendere:
- Sensibilizzazione sulla sostenibilità d’impresa come concetto multidimensionale e non solo ambientale, attraverso testimonianze dirette sui vantaggi che comporta e linee guida sulla finanza sostenibile.
- Valutazione del grado di sostenibilità (AS-IS) delle imprese, con strumenti atti ad aiutarle a comprendere il proprio posizionamento nel percorso da intraprendere, così da avere una visione a medio-lungo termine (TO-BE) con cui orientare un piano di investimenti (da finanziare) per attuare la transizione del proprio modello di business.
- Comunicazione di strategie e performance ESG tramite strumenti e servizi a misura di PMI, per trasmettere al mondo finanziario informazioni chiare, specifiche e facilmente comunicabili.
- Monitoraggio dell’adozione dei nuovi modelli e del loro impatto, favorendo dialogo e mediazione tra aziende e modo finanziario, rimuovendo ostacoli (es.: valutazione del merito creditizio) alla finanziabilità delle imprese.
- Sintesi di sistema, evitando duplicazioni di progetti con finalità simili.