In attesa dell’edizione 2023 prevista dalla nuova Legge di Bilancio, l’attuale proroga per il Saldo e Stralcio e per la Rottamazione-ter concessa nel 2022 offre la possibilità di rientro nella pace fiscale ai contribuenti che avevano aderito ma poi erano decaduti per aver saltato delle rate negli anni dell’emergenza Covid.
Chi paga i vecchi bollettini in base alle nuove scadenze rientra dentro la definizione agevolata concordata a suo tempo con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER). L’ultimo appuntamento alla cassa è fissato al 30 novembre 2022, ma con i cinque giorni si arriva al 5 dicembre.
In base alle anticipazioni di Governo ci sarebbe in arrivo anche un’adesione agevolata per avvisi bonari 2019-2021 e per le omissioni 2022 dei versamenti periodici (la tregua fiscale annunciata dalla premier Giorgia Meloni).
Vediamo come funziona il Saldo e Stralcio e come di configura la nuova tregua fiscale voluta dal Governo.
Proroga Saldo e Stralcio 2023: prime anticipazioni
Il Governo sta preparando un nuovo Saldo e stralcio 2023 da inserire in Manovra. L’operazione consente di sanare il debito pagandone solo una parte, in tempi stabiliti.
Si sta pensando di includervi le cartelle fino a 3.000 euro pagando il 50% dell’imposta senza interessi e sanzione ridotta al 5%, con rateazione quinquennale.
Potrebbe anche essere una opzione estesa ai decaduti della Rottamazione-ter per importi maggiori potrebbero pagare l’imposta dovuta e maggiorata di un 5% invece delle originarie sanzioni, rateizzando il tutto in 5/10 anni.
Si tratta ancora di proposte al vaglio dei tecnici del Ministero delle Finanze: per conferme è necessario attendere la presentazione dello schema di Legge di Bilancio 2023, atteso ormai tra pochi giorni.
Saldo e Stralcio 2022: come funziona oggi
La rimessione dei termini è utilizzabile da coloro che non hanno pagato le rate 2020 e 2021. In base al nuovo calendario dei pagamenti 2022, per mettersi in regola rientrando nel Saldo e Stralcio (così come nella Rottamazione-ter), bisogna rispettare nuove scadenze, sia per per saldare le vecchie rate sia per versare quelle nuove, riferite al 2022, che vanno tutte saldate entro novembre (ultimo giorno ammissibile: 5 dicembre).
Per chi ritorna nella pace fiscale sfruttando le nuove finestre di pagamento, si interrompono le procedure esecutive eventualmente avviate in questi primi mesi dell’anno in cui sono arrivate le relative cartelle esattoriali. Non si restituiscono però le somme eventualmente già versate. Il mancato o tardivo pagamento entro i nuovi termini comporta invece la decadenza dalla pace fiscale, con la ripresa delle procedure esecutive. Le somme versate vengono considerate un acconto sul dovuto.
Saldo e Stralcio: quali debiti sono ammessi?
Il Saldo e Stralcio istituito con la Manovra 2019 (Legge 145/2018) nell’ambito degli strumenti di pace fiscale, riguarda le cartelle esattoriali dal 2000 al 2017. Permette di regolarizzare i debiti fiscali e contributivi versando aliquote agevolate: 16% con ISEE fino a 8.500 euro; 20% con ISEE fino a 12.500 euro; 35% con ISEE fino a 20mila euro.
La riapertura 2022 interessa esclusivamente le persone fisiche in situazione di difficoltà economica, per sanare carichi derivanti da omessi versamenti fiscali o contributivi, ma non i tributi comunali, le multe o il bollo auto. I contribuenti che
non sono riusciti a regolarizzare i pagamenti nei termini originari, se rientrano nella riapertura 2022 del Saldo e Stralcio devono saldare tutti i pagamenti entro il 30 novembre 2022, scadenza ultima dei piani di rateazione concessi.
Saldo e Stralcio 2022: come si deve pagare?
Si possono usare i vecchi bollettini dei pagamenti non ancora effettuati; si possono scaricare anche dalla propria area riservata del portale AdER; si può richiedere copia delle Comunicazione delle somme dovute e dei moduli di pagamento tramite apposito form online sul sito delle Entrate.
Rateazioni AdER per i decaduti
I fuoriusciti dalla Rottamazione per non aver saldato le rate possono ottenere la rateizzazione del debito. Si delinea dunque un quadro di scadenze e di accesso alle agevolazioni differenziato in base alla data delle rate arretrate non saldate e a quella del piano di rateazione definito con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per non sbagliare, a disposizione ci sono anche le FAQ dell’AdER.
Tregua fiscale nel 2023
In base alle anticipazioni del Sottosegretario all’Economia Maurizio Leo, si valuta uno sconto sulle sanzioni dovute per gli avvisi bonari 2019-2021 (ridotte al 5%), con dilazione quinquennale. Per i versamenti periodici 2022 (IVA, IRPEF, IRAP e IRES e ritenute) non sarebbero neppure previste sanzioni (e sarebbero sempre rateizzabili in cinque annualità).