Ripartono le compravendite nel settore immobiliare, che rappresenta una forma di investimento ancora centrale per gli italiani. A confermare la crescita del mercato residenziale nel 2021 è l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato i dati diramati dall’Agenzia delle Entrate relativi alle compravendite evidenziando un incremento del +34% rispetto al 2020 e del 24% rispetto al 2019. L’anno 2021, in particolare, ha registrato complessivamente 749 mila transazioni e i Comuni non capoluogo sembrano mostrare performance migliori dei Comuni capoluogo.
Secondo i dati dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, inoltre, la casa di proprietà è in cima alle preferenze e supera abbondantemente l’affitto, e per oltre un italiano su tre (35%) è importante che anche i giovani provino a investire nell’acquisto della casa non appena si rendono autonomi dal nucleo familiare. La rinnovata centralità della casa anche per le nuove generazioni è dovuta anche alla straordinaria diffusione dell’home working.
- Sebbene il 50% degli italiani affermi di sentire più sua l’abitazione con l’acquisto, per il 21% degli interpellati rappresenta anche un bene da rivendere in futuro o potrebbe diventare un lascito per i figli (35%).
- Chi preferisce l’affitto, invece, motiva questa scelta con un minor carico di responsabilità (46%), soprattutto in caso di guasti e spese per imprevisti, lamentando anche la richiesta di un capitale iniziale elevato (30%).
Secondo la ricerca, non mancano poi le preoccupazioni legate ai mutui (41%), all’indebitamento sul lungo periodo e ai prezzi del mattone (25%). La casa viene considerata un bene su cui è necessario investire ulteriormente, ad esempio attraverso una manutenzione costante (65%), investimenti in sicurezza (25%) o una polizza assicurativa (32%) che copra danni e incidenti domestici ma anche furto, rapina ed eventuali danni causati da eventi naturali.