La Commissione Europea concederà agli Stati membri nuova flessibilità sugli aiuti di Stato a sostegno dell’economia e a tutela delle imprese, che stanno pagando gli effetti economici dell’invasione russa in Ucraina. In virtù dell’articolo 107 Trattato UE (paragrafi 2 e 3, lettera b, articolo 107 del TFUE) si consente ai Governi di erogare contributi e sussidi alle imprese e ai settori più colpiti per gestire l’impatto economico della guerra. Come ha infatti spiegato il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager ha spiegato:
La guerra di Putin contro l’Ucraina influenzerà anche l’economia dell’UE ora e nei mesi a venire.
Insieme agli Stati membri, l’Esecutivo UE sta esplorando le diverse opzioni per fornire un sostegno proporzionato alle necessità tutelando comunque le regole del mercato unico europeo. La proposta della Commissione prevede che gli Stati Membri possano concedere alle imprese energivore ma anche a tutte quelle società che si qualificano come in difficoltà :
- prestiti agevolati e garanzie (per far fronte ad esigenze di liquidità)
- ristori per gli extra-costi su elettricità e gas (per l’attività produttiva)
Al momento, la Commissione UE sta valutando assieme ai singoli Stati Membri importi e massimali di aiuto, requisiti per i beneficiari delle nuove misure, eventuali clausole per tali aiuti, eventuali altre voci di costo suscettibili di rincari come luce e gas, misure specifiche per determinati settori, come ad esempio l’agricoltura.
La Commissione valuterà rapidamente i feedback per formulare e finalizzare la sua posizione su un nuovo Quadro Temporaneo sugli aiuti di Stato, valutando in via prioritaria le misure di sostegno proposte dagli Stati Membri per fronteggiare la crisi energetica e bellica in corso.
=> Il Piano UE contro il caro energia: ecco le misure
Intanto, il premier Mario Draghi è a Versailles per il Vertice informale dei Capi di Stato e di governo dell’UE sul Modello europeo di crescita e di investimento per il 2030. Focus sul rallentamento economico in Italia ed Europa a causa della mancanza di materie prime e delle difficoltà nel settore energetico, agroalimentare e industriale.