Le imprese italiane tra le più vessate da Fisco e burocrazia: nonostante il nuovo trend per la semplificazione e le misure anti-crisi, le nostre Pmi subiscono fortemente l’onere degli adempimenti che spesso vola utilizzano gli utili.
È quanto emerge dai risultati dell’indagine Paying Taxes 2009, realizzata da PricewaterhouseCoopers e World Bank-IFC, che evidenzia quanto la pressione fiscale e previdenziale incida sui profitti delle aziende.
Dalle rilevazioni, pare che gli introiti finiscano in misura elevata nelle casse dello Stato, senza contare i tempi ancora molto lunghi per il disbrigo delle pratiche abituali.
Nella classifica l’Italia si posiziona tra gli ultimi posti sia in termini di costi che di semplicità degli adempimenti. Nello specifico, il carico fiscale e previdenziale può arrivare al 70% degli utili, portando l’Italia al 166esimo posto a livello mondiale su un totale di 181 paesi partecipanti.
Per quanto riguarda la semplicità degli adempimenti la posizione in classifica è la 128esima, ma calcolando le ore necessarie per portarli a termine si scende ulteriormente alla 133esima posizione.
L’anello debole sembra ancora l’IRAP, imposta notoriamente ritenuta anomala rispetto alla media mondiale e in grado di pesare sul bilancio aziendale fino all’8%.