Il risparmio energetico è un argomento che nessun titolare di azienda può oggi tralasciare, affidandone la gestione ad un energy manager (nelle aziende più grandi) o ai responsabili di reparto (nelle PMI di dimensioni contenute). Qualunque sia l’organizzazione per l’inserimento di questa voce di costo nel controllo di gestione, non è più possibile ignorare la questione, per almeno due motivi principali:
- le risorse energetiche non sono infinite e non servono obiettivi UE sul taglio dei consumi e delle emissioni a ricordarcelo;
- il risparmio energetico comporta un notevole risparmio economico, aspetto imprescindibile in questo delicato momento storico.
Questo articolo si occupa in particolare del consumo di energia degli strumenti informatici e di come ottimizzarli a beneficio della bolletta.
Obiettivi di risparmio energetico in ufficio
Per iniziare a risparmiare sui consumi energetici in azienda, focalizziamo un obiettivo. Presi singolarmente, i sistemi che consumano di più sono ovviamente i server, e i vari apparati ad essi collegati. Tuttavia, nella maggior parte delle aziende il numero delle postazioni desktop è ben maggiore rispetto a quello dei server, e quindi un piccolo risparmio su ciascuna postazione può tradursi in un grosso risparmio complessivo.
Inoltre, va considerato il fatto che per ottenere un risparmio energetico sulle postazioni desktop non sono necessarie tecnologie elaborate; si basa infatti sull’educazione degli utenti e sull’utilizzo di strumenti comunemente presenti su praticamente tutti i PC.
Come risparmiare energia per le postazioni pc
In questo articolo dedicheremo la nostra attenzione ai modi per diminuire il consumo delle postazioni desktop, e come farlo attraverso un’analisi dell’operatività e delle abitudini degli utenti.
Nonostante sia possibile individuare sprechi di energia più evidenti di altri (ad esempio un PC che rimane acceso nonostante non sia usato da nessuno), in generale il risparmio energetico è un “oceano fatto di piccole gocce“. E’ importante trovare le varie consuetudini e procedure che ci permettono di introdurre un risparmio, anche se contenuto, poi applicarle su larga scala: condividerle con tutti gli utenti, applicarle a tutte le postazioni.
Se non procediamo con questo metodo, non riusciremo ad ottenere una differenza significativa e costante nel tempo.
Parametri di consumo energia monitorare
Il consumo della maggior parte degli apparati elettrici non è fisso, ma varia a seconda dell’uso che ne stiamo facendo. Ad esempio, un Pc che sta elaborando pesantemente consuma senz’altro più energia di un PC a riposo. Tale valore di consumo istantaneo è detto potenza.
La potenza talvolta è detta anche assorbimento, e si misura in Watt (W). La potenza massima indica il massimo consumo possibile di un apparato. Gli alimentatori per i PC si scelgono proprio in base a questo valore: un alimentatore da 350W fornirà alle periferiche interne (dischi, processore, e così via) tutta la potenza di cui hanno bisogno, fino a un massimo di 350W: se aggiungiamo altri dischi, o schede video di elevate prestazioni, rischiamo di arrivare a un punto in cui il nostro alimentatore non ce la fa più e il PC non parte, o si spegne all’improvviso.
Un altro caso in cui dobbiamo valutare la potenza massima è quando definiamo il nostro impianto elettrico. Un valore di 5KW, ad esempio, significa che la somma dell’energia consumata da tutti i nostri apparati non deve mai consumare più di 5 KiloWatt, altrimenti “salta la corrente”.
Quel che paghiamo in bolletta, ovviamente, è il totale dell’energia consumata, quindi la potenza assorbita moltiplicata per il tempo che passa. Un dispositivo che assorbe costantemente 100W, ad esempio, dopo un’ora avrà consumato 100Wh (wattora), ovvero 0,1 KWh (kilowattora). Il costo di un KWh può variare sensibilmente a seconda della fascia oraria, della zona geografica, del fornitore.
Configurazione consumi e accorgimenti
Per renderci conto di quanto possiamo risparmiare, cominciamo a capire quanto consumiamo. La differenza di potenza assorbita tra diversi pc può essere notevole; anche lo stesso computer, impiegato per finalità diverse, può consumare molto di più o molto di meno. Se ipotizziamo alcune configurazioni tipiche e ne prendiamo in esame un consumo medio, avremo modo di confrontarne l’efficienza per individuare quelle ottimali.
Qualunque monitor possiede la funzionalità di standby, permettendo di spegnere la retroilluminazione rimanendo acceso. Questa modalità si attiva quando spegniamo il computer ma è meglio gestirla dalle opzioni di configurazione del risparmio energetico, impostando il periodo di inattività che precede lo spegnimento.
Un minimo di energia, comunque, gira sempre nei computer: per alimentare la batteria interna, per una inevitabile dispersione dei vari componenti elettronici, ecc. Quindi nessun pc è mai spento del tutto, a meno che non si tolga del tutto la spina (o si spenga con l’interruttore dell’alimentatore).
Educare e premiare i lavoratori
Per non combattere contro i mulini a vento, qualunque strategia di implementazione del risparmio energetico in azienda non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli utenti. Sono loro, infatti, che accendono e spengono (o non spengono) i vari apparati, e che possono con un minimo di attenzione portare un capillare e diffuso abbassamento del consumo.
Il consiglio è quello di non pretendere, ma di coinvolgere. Il lavoratore non deve spegnere la luce perché lo impongono le regole aziendali, ma perché si sente spinto a ridurre i consumi. Se cambia l’atteggiamento, se tutti si convincono che risparmiare è utile, avrete un’armata di zelanti collaboratori pronti a notare, segnalare e risolvere eventuali sprechi di energia.
Se siete il titolare, potreste semplicemente mostrare il costo dell’energia dell’anno precedente, confrontandolo con il costo degli stipendi; se non volete indicare i costi esatti, esprimete l’uno in percentuale dell’altro. Premiate il risparmio: potrebbe essere interessante convogliare una percentuale del risparmio in bonus per i collaboratori. Ma non fatene solo un discorso economico: spiegate anche i motivi sociali che suggeriscono un uso appropriato delle risorse naturali. Trovate quali sono le leve giuste: è fondamentale che i vostri collaboratori vi seguano, altrimenti lo sforzo sarà immane.
Zero sprechi e spegnimento apparati
Se vi guardate intorno, in qualunque ufficio, vedrete molta energia usata inutilmente. Un disco USB esterno, alimentato e sempre acceso, che viene usato per fare un salvataggio una volta al giorno: 15 Watt. Una stampante laser che viene usata poche volte al giorno: 150 Watt, quando è inattiva. Alimentatori di portatili e cellulari che rimangono attaccati alla corrente anche quando il portatile e il cellulare non ci sono (e così facendo creano dispersione, o consumano tramite il LED di accensione): pochi Watt, ma costanti.
In ventiquattr’ore, significa consumare a vuoto quasi 5KWh per ufficio. E siccome se non ci si sta attenti rimangono accesi anche nei weekend e festivi, significa arrivare a migliaia di euro l’anno. Per ufficio. E stiamo parlando solo degli accessori.
Eliminare sprechi è facile se abbiamo coinvolto adeguatamente gli utenti. Così come ci si ricorda di spegnere le luci e il condizionatore quando si esce dall’ufficio, è importante abituarsi a spegnere o staccare tali apparati quando non sono usati.
In alcuni reparti, soprattutto quelli che si occupano dell’assistenza interna, capita frequentemente di dover accendere macchine aggiuntive oltre a quelle che sono le normali postazioni degli utenti. Può trattarsi di un nuovo pc o server in preparazione; può trattarsi di una macchina su cui testare nuovi programmi o depositare provvisoriamente dei dati. Altri computer da prendere in considerazione sono quelli di utilizzo comune: sale riunioni, mensa, macchine da consultazione.
Ho visto spesso rimanere accesi questi apparati per giorni e giorni senza che nessuno ci mettesse mano. Se i vostri collaboratori hanno recepito il messaggio, spegneranno i computer al termine di ogni utilizzo.