Nel Decreto Bollette in vigore dal 2 marzo 2022, ci sono anche nuovi incentivi alle rinnovabili. Tra contributi a fondo perduto per le PMI, crediti d’imposta per le imprese e semplificazioni anche per i privati, sono istituite nuove misure volte a promuovere la produzione di energia pulita, mirando anche alla futura indipendenza dalle forniture estere di gas (tema quanto mai attuale e tornando alla ribalta con la guerra tra Russia e Ucraina).
Vediamo cosa prevede in dettaglio il decreto (Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali), con una rapida carrellata di tutte le novità previste, tra incentivi e semplificazioni.
Cosa prevede il Decreto Energia
Il decreto (DL Energia 17/22), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.50 del 1° marzo 2022, prevede misure per l’efficienza energetica e la riconversione, ed interventi a favore delle imprese e delle utenze domestiche. Le risorse stanziate ammontano a circa 8 miliardi di euro di cui una parte destinati a contrastare il caro energia e una cospicua porzione per il sostegno delle filiere produttive.
Semplificazioni
Per prima cosa, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici diventa manutenzione ordinaria, senza più bisogno di permessi, autorizzazioni o altri titoli finora richiesti. Ma non solo: in tredici articoli, il decreto introduce semplificazioni a tutto tondo, dal fotovoltaico in agricoltura all’eolico in mare.
Pannelli solari e impianti termici
L’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici diventa intervento di manutenzione ordinaria. Per realizzarli, si può utilizzare il modello unico semplificato fino a installazioni di 200 kW di potenza.
Per gli incentivi al Fotovoltaico in agricoltura, invece, si pone un limite: gli impianti non devono occupare una superficie complessiva superiore al 10% di quella agricola aziendale totale.
Sonde geotermiche
Per gli impianti geotermici, entro sessanta giorni il Ministro della Transizione Ecologica stabilità le regole per la posa in opera di sonde geotermiche destinate al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici e alla produzione di energia elettrica, specificando i casi per i quali sarà possibile ottenere permessi semplificati e quelli in cui l’installazione diviene edilizia libera per impianti con potenza inferiore a 2 MW e a ciclo chiuso.
Turbine offshore
Per la produzione di energia eolica in mare, si applica l’autorizzazione unica rilasciata statale anche alle opere per la connessione alla rete, oltre che per l’impianto stesso e si includono anche le aree non sottoposte a vincoli incompatibili con l’insediamento di impianti off-shore.
Rinnovabili statali
Per la produzione di energia solare sugli edifici pubblici, si amplia la lista di aree ritenute idonee per le installazioni di impianti rinnovabili, includendovi siti e impianti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Il tutto, anche ricorrendo alle risorse del PNRR.
Incentivi e contributi
Impianti per autoconsumo PMI
Il decreto ha istituito il Fondo Rinnovabili PMI con una dotazione di 267 milioni di euro per favorire l’autoconsumo. A valere sulle risorse del Fondo potranno essere concessi contributi a fondo perduto dal GSE per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fino a 200 kW, con procedura a sportello da definirsi entro 60 giorni.
Efficienza e Rinnovabili al Sud
Per le imprese del Sud, fino al 31 dicembre 2023, è previsto un credito d’imposta – nella misura massima consentita dal regolamento (Ue) n. 651/2014 della commissione, del 17 giugno 2014, utilizzabile esclusivamente in compensazione – per investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, volti ad una migliore efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Incentivi Automotive
Per il settore Automotive (tra riqualificazione, eco-incentivi ed ecobonus statali) è stato istituito un fondo da 30 milioni di euro per il 2022 e altrettanti per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030.
Rilancio produzione gas
Per aumentare la produzione nazionale di gas, entro 30 giorni il GSE (Gestore dei servizi energetici) emanerà un bando rivolto ai titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale su terraferma e in mare per gli anni dal 2022 al 2031, cn invito a proporre possibili sviluppi, incrementi o ripristino di produzione per lo stesso periodo nelle concessioni.