Sono tante le rate della Rottamazione e del Saldo e Stralcio che al 31 dicembre 2021 non sono state pagate, oltre la metà, un dato legato anche alla profonda crisi di liquidità che che in cui ancora versano imprese e cittadini: è la sintesi della situazione corrente espressa dal Presidente dell’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti).
La mini-proroga concessa dal decreto Fisco-Lavoro per le scadenze 2020 e 2021, con pagamento unico a fine novembre (poi slittato al 9 dicembre) non è dunque bastata: in un comunicato stampa, l’associazione denuncia il perdurare delle difficoltà economiche delle piccole realtà, che non non sono riuscite a “rimettersi in pari” con i piani di rateazione della definizione agevolata.
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Da qui la richiesta di una nuova proroga per la Rottamazione Ter e per il Saldo e Stralcio. L’appello che ANC è infatti finalizzato ad una nuova riflessione in seno al Governo che preveda un nuovo termine di pagamento per i debitori in difficoltà, così da non perdere i benefici della pace fiscale.
Tanto più che esistono situazioni contingenti che non semplificano la vita ai contribuenti, come ad esempio il passaggio da Riscossione Sicilia ad AdER, con il conseguente ritardo nell’emissione dei bollettini RAV per il pagamento delle rate vecchie e nuove (l’Agenzia delle Entrate ne ha comunicato la consegna entro la scadenza del 28 febbraio), così come la procedura web per la richiesta dei nuovi bollettini 2022, che richiede un passaggio “attivo” da parte del debitore, non sempre avvezzo all’uso di strumenti telematici.