Ci sono due misure di proroga della cassa integrazione con agevolazioni Covid nel decreto Sostegni-ter approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì 21 gennaio: altri tre mesi di CIG senza contributo addizionale per i settori più penalizzati (turismo, ristorazione, cultura..) ed estensione della cassa Covid per le grandi aziende sopra i mille dipendenti di rilevante interesse strategico nazionale.
Nel primo caso si tratta di nuovi periodi di integrazione salariale per i quali le PMI interessate possono omettere di pagare la contribuzione di cui agli articoli 5 e 29, comma 8, del dlgs 148/2015. L’agevolazione è applicabile dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 dalle imprese appartenenti ai seguenti settori:
- Turismo: alberghi, affittacamere, B&B, agenzie e tour operator (Ateco 55.10, 55.20, 79.10, 79.20 e 79.90)
- Ristorazione: ristoranti, bar, catering (Ateco: 56.10.5, 56.21.0, 56.29, 56.30, 56.10.1)
- Parchi divertimenti e tematici (Ateco 93.21)
- Stabilimenti termali (Ateco 96.04.20)
- Attività ricreative: discoteche, sale da ballo night-club, sale giochi (Ateco: 93.29.1, 93.29.3, 93.29.9)
- Musei (Ateco 91.02 e 91.03)
- Trasporti: trasporto terrestre, mezzi pubblici, radio-taxi, impianti di risalita (Ateco: 49.31, 49.39.09, 52.21.30, 49.39.01, 52.21.90).
=> Cassa integrazione 2022: nuovi importi e platea dopo la riforma
Come detto, c’è anche una proroga della cassa Covid (che non incide sui periodi ordinariamente disponibili di cassa integrazione) per le grandi aziende oltre i mille dipendenti che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207.