Online il rapporto annuale sull’andamento dei premi di produttività reso noto dal Ministero del Lavoro, documento ricavato dalla procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali in relazione alla decontribuzione e detassazione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti. Il report, nella prima parte, fornisce un’indicazione del trend della misura e della sua diffusione territoriale mentre nella seconda effettua un monitoraggio dei soli contratti attivi.
Detassazione Premi di risultato
I dati riportati sono aggiornati al 17 gennaio 2022 e segnalano complessivamente 69.164 contratti depositati, di cui 6.379 sono tuttora attivi e coinvolgono un numero di lavoratori beneficiari pari a 2.027.766.
Premi di produttività
In riferimento ai contratti che prevedono obiettivi di produttività o di welfare depositati dalle aziende, il valore annuo medio del premio è pari precisamente a 1.495 euro, di cui 1.640 riferiti a contratti aziendali e 689 euro a contratti territoriali.
Identikit aziende
Per quanto riguarda i contratti attivi, il 70% riguardano il Nord, il 19% al Centro, e l’11% al Sud. Il 60% dei contratti, inoltre, si riferisce al settore economico dei servizi, il 39% all’industria e il 1% all’agricoltura. Dal punto di vista della dimensione aziendale, il 51% ha meno di 50 dipendenti, il 34% maggiore uguale di 100 e il 15% un numero compreso fra 50 e 99.
Sempre tenendo conto solo dei contratti attivi che prevedono obiettivi di produttività o di welfare, inoltre, il valore annuo medio del premio nel comparto dell’agricoltura ammonta a 1.292,10 euro per i contratti depositati dalle aziende, mentre nel settore industriale varia da 1686,05 a 1750,02. Nei servizi, infine, il valore medio va da un minimo di 987.04 a un massimo di 2500 euro.
Incentivi Formazione 4.0
Al 17 gennaio risultano depositati 4.305 contratti che tengono conto del bonus formazione ex art.1 del Decreto Interministeriale del 4 maggio 2018 (credito d’imposta utilizzabile in compensazione, per spese di formazione del personale in relazione al Piano Nazionale Industria 4.0). Il 39% di queste aziende si trova al Nord, il 27% al Centro, il 34% al Sud, con la Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende del settore Servizi 61%, seguite da Industria 38% e Agricoltura con 1% contratti.
Altri contratti e accordi
Si segnalano anche 1295 contratti depositati in relazione alla clausola di onnicomprensività ex art.3 del D.L.318/96, 1228 quelli legati alla Contrattazione di prossimità ex art. 8 D.L.138/2011, convertito in L.148/2011 e s.m. (per specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati, sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario) ed infine 792 gli Accordi collettivi aziendali ex art.14, co.3 D.L.104/2020 (incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, secondo le indicazioni del Decreto Agosto).