Aiuti Covid per le imprese fino al 30 giugno 2022: la commissione di Bruxelles ha confermato lo stop alla flessibilità sul programma di agevolazioni. Dunque, niente proroga per il Quadro temporaneo UE (Eu Temporary Framework) varato l’emergenza Covid-19, neppure in considerazione della nuova crisi ucraina. A questo scopo, infatti, la UE ha adottato uno specifico Temporary Framework per le attività colpite dalla crisi ucraina, in vigore fino al 31 dicembre 2022 salvo proroga.
Tuttavia, in merito agli aiuti Covid, gli Stati membri potranno varare sostegni agli investimenti fino al 31 dicembre 2022 e a supporto della solvibilità fino al 31 dicembre 2023.
Il punto UE sugli aiuti di Stato
L’annuncio è stato dato da Margrethe Vestager, Vice Presidente Esecutivo della Commissione e Commissario alla Concorrenza:
La Commissione ha adottato oltre 1.300 decisioni nel contesto della pandemia da Coronavirus e ha approvato circa 950 misure nazionali, per un importo totale di aiuti di Stato stimato in oltre tremila miliardi di euro.
La fase transitoria
L’eliminazione del Quadro Temporaneo sarà progressiva per non penalizzare le imprese coinvolte. Resta anche la flessibilità per le opzioni di conversione e ristrutturazione degli strumenti di debito (come ad esempio le garanzie sui prestiti, i finanziamenti agevolati e gli anticipi rimborsabili) in altre formule di sostegno, come ad esempio le sovvenzioni dirette (ristori e indennizzi), con un orizzonte temporale che arriva al 30 giugno 2023.
Importo aiuti fino al 30 giugno 2022
In base all’ultima modifica del Quadro temporaneo UE (Eu Temporary Framework) sugli aiuti di Stato, i massimali sono così calibrati:
- aiuti di importo limitato: da 1,8 a 2,3 milioni di euro;
- imprese della pesca e acquacoltura: limite di 345mila euro;
- produzione primaria di prodotti agricoli: limite di 290mila euro;
- Sostegno ai costi fissi non coperti dalle entrate: massimale salito da 10 a 12 milioni di euro.
Sui sostegni di Stato, non ci sono neppure proroghe per quanto riguarda la Dichiarazione aiuti Covid, obbligatoria da parte dei beneficiari e prevista entro il 30 giugno 2022: dovendo poi rendicontare alle UE, concedendo una proroga i tempi sarebbero poi troppo stretti.