Stipendi medi: chi guadagna di più e dove

di Teresa Barone

19 Gennaio 2022 10:00

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L’andamento degli stipendi medi nel in Italia mostra un evidenti gap sia tra settori professionali sia a livello territoriale: ecco una panoramica.

La pandemia ha impattato in modo negativo anche sul mondo del lavoro, limitando la crescita degli stipendi mensili. Nel 2021 l’Italia si è caratterizzata per un gap salariare evidente, con alcuni settori che mostrano remunerazioni elevate e altri, invece, che mostrano un trend inverso.

Secondo l’indagine svolta dal portale applavoro.it e relativa agli stipendi mensili medi comunicati dagli iscritti alla piattaforma nell’anno 2021, il divario è ampio sia dal punto di vista dei settori professionali sia su base territoriale.

Stipendi per settore

Stando al report, tralasciando i ruoli dirigenziali e i professionisti il settore che ha guadagnato di più nel 2021 è il ramo commerciale/terziario, con gli agenti di commercio in prima linea grazie al loro stipendio medio mensile pari a 2300 euro. Seguono gli operai specializzati con circa 1450 euro e i cuochi con 1400 euro. Tra i ruoli meno retribuiti, invece, all’ultimo posto si collocano gli operatori di call center con uno stipendio medio di circa 750 euro al mese, seguiti dalle segretarie o alle bariste che a stento percepiscono 1000 euro.

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Divario salariale

A persistere, inoltre, è anche la forbice retributiva tra il Nord e Sud: se il settore della ristorazione vanta gli stipendi più alti a Venezia, per gli impiegati conviene invece lavorare a Milano. Al contrario, gli infermieri guadagnano di più a Napoli mentre gli operai specializzati vantano compensi maggiori a Palermo.

Questo dislivello – sottolinea Marco Contemi imprenditore e fondatore del portale applavoro.it – agevola la creazione di situazioni lavorative sempre più svantaggiose, soprattutto in zone d’Italia dove scarseggia l’offerta di lavoro, e ci si ritrova quindi spesso costretti ad accettare condizioni non eque proprio per necessità e mancanza di alternative valide.