Sospensione dal lavoro senza Super Green Pass: regole e alternative

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 7 Gennaio 2022
Aggiornato 10 Gennaio 2022 14:42

Andrea chiede:

In mancanza di Super Green Pass, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per un massimo di 10 giorni lavorativi rinnovabili fino al 31 Marzo 2022: significa che può anche non farlo? In che modo? Attivando lo smart working? E cosa succede dopo il 31 Marzo?

Il datore di lavoro non è obbligato a sospendere il lavoratore senza Green Pass ma non può farlo lavorare in presenza.

Con il nuovo decreto atteso in Gazzetta Ufficiale, in relazione all’obbligo di Super Green Pass che scatta il 15 febbraio 2022 per i lavoratori che abbiano compiuto 50 anni di età, è comunque previsto che tutte le aziende, indipendentemente dal numero dei dipendenti, possano sostituire i lavoratori sprovvisti di Certificazione Verde rafforzata, per 10 giorni rinnovabili fino al 15 giugno 2022. Significa che può anche non sostituirli, ma certamente li dovrà sospendere.

L’ipotesi da lei formulata, lo smart working, è comunque sempre praticabile. Tenga però presente che dopo l’ultimo decreto, approvato il 5 gennaio, l’obbligo vaccinale è esteso a tutti gli over 50, anche se non lavora ed anche se esercita l’attività a distanza. I provvedimenti attuativi dei nuovi obblighi dettaglieranno meglio le procedure di controllo del datore di lavoro su un dipendente in smart working, dopo l’introduzione dal 15 febbraio dell’obbligo di Super Green Pass, mentre per quanto concerne l’estensione dell’obbligo vaccinale generalizzato per chi ha almeno 50 anni, la responsabilità resta personale.

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Tornando allo smart working, nel settore privato fino al 31 marzo è possibile attivarlo in modalità semplificata, ma in mancanza di Green Pass il datore di lavoro non è obbligato a concedere il lavoro agile: in questo caso la norma prevede la sospensione dal lavoro. Anzi, non è previsto che lo smart working sia utilizzato come strumento per aggirarne l’obbligo. Nel settore pubblico, a meno che non sia disposto dall’amministrazione di appartenenza nell’ambito di autonome valutazioni e programmazioni, lo smart working è comunque praticabile ma è vietato se lo si attiva per aggirare il Green Pass.

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