Sussiste l’obbligo vaccinale (o di Super Green Pass) anche in caso di smart working al 100%?
I lavoratori in smart working non hanno obbligo di green pass ma per gli over 50 c’è l’obbligo vaccinale, indipendentemente dal fatto che lavorino o meno. Questo però non significa che il datore di lavoro sia tenuto a controllare il rispetto di tale adempimento, che rientra nella sfera della responsabilità personale e dunque non riguarda il rapporto di lavoro.
La legge che istituisce l’obbligo di Super Green Pass, rilasciato in seguito a vaccino o guarigione dal Covid, è il Decreto 1/2022 e si riferisce esplicitamente all’obbligo per l’accesso ai luoghi di lavoro nell’ambito del territorio nazionale» (comma 2). Il successivo comma 3 chiarisce ulteriormente che il possesso del green pass 2G (la certificazione rafforzata solo per per guariti/vaccinati) è controllato dal datore di lavoro per coloro «che svolgono l’attività lavorativa, a qualsiasi titolo, nei luoghi di lavoro».
Quindi, per riassumere: se lei non svolge l’attività andando fisicamente in ufficio o altro luogo di lavoro, ma lo fa esclusivamente da casa in smart working, non ha obbligo di green pass ed il suo datore di lavoro non ha titolo per effettuare controlli.
Ma se ha più di 50 anni ha comunque l’obbligo di vaccinarsi entro il primo febbraio: diversamente, sarà sanzionato dall’Agenzia delle Entrate con una multa una tantum di 100 euro. I controlli vengono effettuati direttamente dal Fisco, sulla base dei dati contenuti nel sistema tessera sanitaria (dai quali risulta la situazione vaccinale).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz