Cassa integrazione: nuovi importi e platea

di Anna Fabi

5 Gennaio 2022 09:00

logo PMI+ logo PMI+
Dal 1° gennaio aumenta l'importo della CIG per i redditi bassi e si amplia la platea della CIGS: Circolare attuativa sulle novità in Manovra 2022.

Nel 2022 aumentano gli importi della cassa integrazione per chi ha redditi bassi e si allarga la platea degli aventi diritto all’ammortizzatore sociale:

  • la CIG spettante resta all’80%, ma la Legge di Bilancio istituisce un massimale unico da 1199 euro per tutti, su cui calcolare il trattamento in base della riduzione oraria.
  • la CIGS è estesa a tutti i settori per le causali di riorganizzazione aziendale (anche per realizzare processi di transizione), crisi aziendale e contratto di solidarietà,
  • il FIS (Fondo di integrazione salariale) viene applicato a tutti i datori di lavoro non coperti dalla CIGO.

Calcolo CIG, nuovi massimali

La nuova regola è prevista dal comma 194 della Manovra, in base al quale dal primo gennaio 2022 si applica per tutti il massimale più elevato per la prestazione (cfr.: circolare del ministero del Lavoro 1/2021). In parole semplici, indipendentemente dalla retribuzione del lavoratore che viene messo in cassa integrazione, il trattamento si calcola su un massimale unico pari a 1.199 euro.

Fino al 2021, invece, chi guadagnava ino a 2.159,48 euro lordi non poteva ottenere un importo di cassa integrazione superiore a massimale di 998,18. Per questi stipendi, l’ammortizzatore aumenta dunque fino a 200 euro. Esempio con stipendio di 1800 euro al mese, già comprensivo del rateo 13esima mensilità: il divisore convenzionale è pari a 173, quindi questo lavoratore prende 10,40 euro l’ora; la cassa integrazione è pari all’80% della retribuzione quindi 8,3 euro l’ora; il nuovo massimale (ipotizzando un mese di 168 ore lavorabili) è di 7,1 euro l’ora. Per conoscere l’importo complessivo della CIG spettante, va moltiplicato questo valore per il numero di ore non lavorate.

Allargamento platea

Hanno diritto alla CIG tutti i lavoratori dipendenti, esclusi i dirigenti, compresi i lavoratori a domicilio e nuove categorie di apprendisti: apprendistato di alta formazione e di ricerca, apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e di apprendistato di alta formazione e ricerca. Le nuove categorie di lavoratori aventi diritto sono dettagliate nel comma 192 della Manovra.

Viene anche ridotto a 30 giorni, dai precedenti 90 giorni, il periodo di effettivo lavoro presso l’unità produttiva per aver diritto alla CIG.

Devono poi aderire ai fondi bilaterali o al FIS (Fondo di integrazione salariale), tutte le aziende che occupano almeno un dipendente.

Con le nuove norme, l’integrazione salariale straordinaria (CIGS) viene garantita ai datori di lavoro con più di 15 dipendenti per qualunque settore (anche il commercio) con le causali: riorganizzazione; crisi aziendale; contratto di solidarietà.

Compatibilità

E’ stata introdotto una nuova regola di flessibilità, in base alla quale il lavoratore in CIG svolge attività di lavoro subordinato a tempo determinato di durata pari o inferiore alle sei mensilità, il trattamento di integrazione salariale resta sospeso per la durata del rapporto di lavoro. Se svolge attività di lavoro subordinato di durata superiore ai sei mesi o attività di lavoro autonomo non ha diritto al trattamento di integrazione salariale per le giornate di lavoro effettuate.