Contributo mille euro Startup: ristoro concesso al 100%

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 21 Dicembre 2021
Aggiornato 22 Marzo 2022 14:51

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Contributo a fondo perduto Start-up (DL Sostegni): ristoro al 100 dell'importo spettante per le nuove attività 2019 con partita IVA aperta nel 2018.

Alle Startup che hanno aperto partita IVA nel 2018 e avviato l’attività nel 2019, facendo domanda di contributo a fondo perduto Covid, spetta il 100% dell’importo spettante: lo stabilisce il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 17 dicembre 2021.

Cfp Sostegni per le Startup 2019

Il Contributo a fondo perduto per Startup 2019 è stato istituito dall’articolo 1-ter del decreto Sostegni. Riguarda i titolari di reddito d’impresa che hanno attivato la partita IVA nell’anno precedente, conseguendo i primi ricavi nel periodo d’imposta 2019 (fino a 10 milioni di euro). Non avendo il requisito del calo minimo del 30% tra la media mensile del fatturato/ corrispettivi nel 2020 rispetto al 2019, erano rimasti esclusi dal primo ristoro automatico previsto dall’articolo 1 del decreto.

Riparto delle risorse

L’Agenzia delle Entrate ha stabilito la percentuale di riparto dei fondi disponibili in base alle domande pervenute: poiché l’ammontare complessivo dei contributi richiesti è risultato inferiore al plafond a disposizione, è possibile concedere la percentuale piena di indennizzo spettante. L’indennizzo massimo è comunque di importo pari a 1.000 euro, riconosciuto però al 100% poiché rientrante nel limite di spesa di 20 milioni stanziati per il 2021.

Accredito contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto, così come per tutti gli altri Cfp erogati dall’Agenzia delle Entrate, è accreditato direttamente sul conto corrente indicato nella domanda, oppure (per chi ha scelto l’opzione alternativa) può essere utilizzato come credito d’imposta, in compensazione tramite modello F24. Con successiva risoluzione sarà istituito il codice tributo per l’utilizzo del credito in compensazione.