Il Sud resiste all’impatto socio-economico della pandemia ed è in ripresa, con una crescita che potrà essere consolidata cogliendo le opportunità offerte dal PNRR. È quanto si evince dall’edizione 2021 del “Check-Up Mezzogiorno”, report stilato da Confindustria (Area Coesione Territoriale e Infrastrutture) e SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo).
L’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale è tornato a salire dopo la frenata del 2020, riportandosi gradualmente ai valori del 2019 anche per quanto riguarda gli investimenti e le nuove imprese. Ecco una sintesi dei dati emersi:
- le previsioni sul PIL segnano al Sud +5% per il 2021, a fronte del +6,3% a livello nazionale e del +6,8% al Centro-Nord;
- l’export nei primi nove mesi del 2021 è in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando +16,6%, rispetto a +20,2% del Centro-Nord;
- il clima di fiducia delle imprese manifatturiere presenta trend positivi, sebbene con discontinuità, da metà 2020;
- le imprese attive sono aumentate di poco nel terzo trimestre 2021 rispetto al 2020, tuttavia l’incremento è superiore rispetto al Centro-Nord e al Paese in generale.
A risalire sono anche gli impieghi creditizi alle imprese del Mezzogiorno, ma a migliorare sono anche i tempi di pagamento. Per quanto concerne i dati sull’occupazione consolidati al 2020, infine, l’andamento negativo è complessivamente contenuto sia a livello nazionale sia nel Mezzogiorno. L’occupazione nelle costruzioni, tuttavia, al Sud si caratterizza per un andamento positivo migliore di quello nazionale.