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Da gennaio pillola Pfizer anti Covid, nella UE Green Pass ridotto a 9 mesi

di Alessandra Gualtieri

17 Dicembre 2021 11:30

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Pillola Pfizer per la cura Covid, Green Pass UE valido 9 mesi: le novità dopo il blocco frontiere senza tampone e vaccino e le somministrazione da 5 anni.

Dopo molnupiravir, la pillola anti Covid Merck, è il turno del farmaco Pfizer: è atteso in Italia a gennaio 2022, avendo già incassato il via libera dell’EMA (Agenzia europea per il farmaco). Le anticipazioni sono di Guido Rasi, consulente del Commissario per l’emergenza Figliuolo, che ha annunciato l’imminente arrivo della nuova cura:

L’EMA ha dato il via libera: il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al monlupiravir.

Vediamo di seguito a che punto siamo con le cure disponibili e quali sono le ultime indicazioni UE su durata Green Pass e tempistiche per la terza dose, oltre alle misure di contrasto al virus, dal punto di vista sanitario e normativo.

Nuove cure per la malattia Covid

Ok alla pillola Pfizer per il Coronavirus

Il nuovo farmaco prodotto da Pfizer (Paxlovid) può dunque essere utilizzato per il trattamento della Covid-19 nei pazienti adulti che non richiedono ossigeno supplementare ma siano a rischio di progressione verso la malattia grave. Va somministrato il prima possibile dopo la diagnosi, entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. Come si spiega nelle raccomandazioni EMA:

I due principi attivi del medicinale, PF-07321332 e ritonavir, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme due volte al giorno per 5 giorni.

Quello della cura farmacologica del Coronavirus è un percorso che si snoda in parallelo alla campagna vaccinale, pensato soprattutto per arginare il potere dirompente della variante Omicron in termini di trasmissibilità. D’altro canto, da solo il vaccino non basta, in base a quanto ritiene il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

Disco verde ai monoclonali

L’EMA ha concesso l’autorizzazione anche per due nuovi trattamenti.

  1. Il primo è un anticorpo monoclonale: Xevudy (sotrovimab), per il trattamento della Covid-19 in adulti e adolescenti.
  2. Il secondo è un medicinale immunosoppressivo: Kineret (anakinra), per il trattamento della Covid-19 in adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare e sono a rischio di insufficienza respiratoria.

Durata dei Green Pass UE a 9 mesi

Nel preoccupante scenario di una quarta ondata Covid che si diffonde a macchia d’olio in Europa, la UE attua un giro di vite anche sulle certificazioni finalizzate ai liberi spostamenti. Il richiamo (terza dose) andrà somministrato al più tardi 6 mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, mentre la durata del Green Pass sarà anche nell’Unione Europea pari a 9 mesi: lo ha annunciato la presidente della commissione Europea, Ursula von der Leyen, al termine del Vertice europeo.

Presenteremo un atto delegato per un approccio uniforme su richiami e durata del certificato digitale Covid.

In pratica, la UE si allinea alle direttive sanitarie, a cui l’Italia si è già adeguata.

Monitoraggio ISS

Le restrizioni generali e l’acceleratore premuto sulla valutazione e commercializzazione di cure in grado di alleggerire il peso dei ricoveri, sembrano fondamentali in questa fase della quarta ondata. Secondo l’ultimo report ISS (Istituto Superiore di Sanità), il tasso di occupazione in terapia intensiva di pazienti Covid in Italia è al 9,6% (era all’8,5% una settimana fa), mentre quello di occupazione in aree mediche e al 12,1 (rispetto al precedente 10,6%. Sullo sfondo, il rischio che le festività natalizie inaspriscano la situazione, complici gli eventi e le riunioni familiari di fine anno, per le quali l’invito è alla massima prudenza.

Terza dose urgente

Il fatto che in Italia siano tornati ad aumentare vertiginosamente le ospedalizzazioni, lascia presupporre anche un legame con l’attuale fase della campagna vaccinale Ci troviamo in corrispondenza di una minore copertura delle seconde dosi, per la maggior parte effettuate circa 5 mesi fa: è il momento in cui comincia a calare la protezione del vaccino, motivo per cui è urgente il richiamo booster.

Vaccino ai più piccoli

Stessa urgenza anche per la vaccinazione dei bambini tra 5 e 11 anni, in considerazione del drastico ammassamento della soglia anagrafica dei nuovi contagi e della drammatica contagiosità della variante Omicron, che a gennaio potrebbe esplodere anche in Italia.

Blocco alle frontiere

Il Governo ha deciso di agire per tempo contro la variante Omicron tentando di arginare l’ingresso in Italia della variante, di cui si sa ancora poco e che spaventa molto. Dal 16 dicembre al 31 gennaio è obbligatorio effettuare un tampone anche se si ha il Green Pass, mentre chi non è vaccinato farà una quarantena di 5 giorni.

Italia in giallo

Sul fronte dei contagi interni, nuove Regioni passeranno in zona gialla da lunedì 20 dicembre dopo Friuli, Provincia di Bolzano e Calabria: si tratta di Liguria, Marche, Veneto e Provincia autonoma di Trento. A rischio entro Capodanno anche Emilia Romagna, Lazio e Lombardia.

Super Green Pass a oltranza

In zona gialla si ricorre al Super Green Pass per la quasi totalità delle attività socio-ricreative al chiuso (ristorazione compresa), in zona bianca si applicano gli stessi vincoli dal 16 dicembre fino al 31 marzo 2022, nuova scadenza dello stato di emergenza. Vista la strategia di Governo, è quasi certo che il Super Green Pass diverrà il lasciapassare ordinario ben oltre tae data, con il vaccino che diventa condizione essenziale per una gestione “simil-normale” della vita quotidiana, consentendo comunque l’accesso ai servizi essenziali senza certificazioni e limitando le attività fondamentali come i trasporti ed il lavoro al Green Pass di base.

D’altro canto, non è un eccesso di prudenza l’aver ridotto la durata del Green Pass dei vaccinati a 9 mesi: dagli ultimi studi, emerge come l’efficacia della risposta anticorpale diminuisca fortemente tra il quinto e il sesto mese successivo alla somministrazione. I 9 mesi del Super Green Pass servono ad avere il tempo di fare la terza dose senza rimanere “scoperti” il termini di certificazioni utili in Italia ed Europa.