Rush finale per la Manovra 2022, in Aula al Senato entro fine settimana dopo l’approvazione degli emendamenti in commissione Bilancio: in attesa di quelli del Governo, intanto, i prossimi giorni sono dedicati alla votazione di quelli già presentati.
Iter e calendario della Manovra
Il calendario parlamentare è legato a doppio nodo ai correttivi proposti dall’Esecutivo. La Legge di Bilancio è attesa alla Camera il 21 dicembre, per approvazione definitiva (con voto di fiducia a Montecitorio) entro la pausa natalizia. Per rispettare queste scadenze, il testo deve però essere approvato dal Senato entro il 20 dicembre.
In commissione ci sono da votare circa 600 emendamenti, dopo un’opera di sfoltimento rispetto alle oltre 6.300 proposte di modifica precedentemente presentate. Fra quelli condivisi (e prevedibilmente approvati) e proposti del Governo, ci sono diverse novità rispetto al testo del disegno di legge.
Riforma fiscale al rush finale
Il punto centrale è la riforma fiscale, con la revisione degli scaglioni IRPEF da cinque a quattro (sparisce l’aliquota al 41%) così modulati:
- 23% fino a 15mila euro,
- 25% fre 15mila e 28mila euro,
- 35% tra 28mila e 50mila euro,
- 43% oltre i 50mila euro.
In questo cornice, si attendono le decisioni finali sul riordino delle detrazioni, gli sconti contributivi. In ogni caso, l’intervento di riforma fiscale è quello su cui si concentra maggiormente l’attenzione, e anche l’unico che sostanzialmente viene interamente scritto dal Governo. Nel ddl approvato a metà novembre in Consiglio dei Ministri non c’è infatti il provvedimento di riforma fiscale, ma solo la voce di spesa, pari a 8 miliardi per il taglio IRPEF. La norma vera e propria è stata successivamente messa a punto dal Governo, che la presenterà in sede di emendamenti alla Manovra.
Si sono succeduti vertici di maggioranza, sia tecnici sia politici. E un tavolo con i sindacati, che si è interrotto, con due delle tre forze confederali, CGIL e UIL, che hanno proclamato lo sciopero generale contro la manovra per il 16 dicembre. Su quest’ultimo fronte, non si esclude che entro la data dello sciopero possa intervenire un nuovo tentativo in extremis di mediazione, con un vertice a Palazzo Chigi.
=> Pensioni, fisco e lavoro: il 16 dicembre sciopero contro la Manovra
Modifiche attese al Dd di Bilancio
- Superbonus: attesi criteri più flessibili per la proroga a fine dicembre 2022 per i lavori nelle villette, con il probabile eliminazione del tetto ISEE.
Ricordiamo che la manovra contiene la proroga al 2025 del Superbonus, con aliquota al 110% fino al 2023 e poi in calo al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Nel caso specifico delle villette, invece, la proroga è al 31 dicembre 2022, ma nel testo approvato dal Governo ci sono ulteriori vincoli (prima casa, tetto ISEE di 25mila euro), destinati a essere eliminati con l’approvazione degli emendamenti.
- Ecobonus auto: allo studio un contributo a fondo perduto a titolo di ristoro per i concessionari. Proposte per rendere strutturali gli incentivi all’acquisto di auto ecologiche, ma sembra improbabile che ci siano le risorse per finanziare la misura.
Le misure confermate
Fra i capitoli già definiti della Manovra 2022, ricordiamo la riforma pensioni (Quota 102 nel 2022, proroga Opzione Donna e APE Sociale), la riforma degli ammortizzatori sociali, le agevolazioni per imprese (investimenti Transizione 4.0, Nuova Sabatini), le novità sul fronte conciliazione famiglia lavoro (con 10 giorni di congedo obbligatorio per i lavoratori padri).