Come fare per sapere a che punto si trova l’istruttoria della propria domanda di pensione di vecchiaia presentata presso la sede INPS di competenza, quale importo verrà attribuito mensilmente e se gli arretrati spettanti verranno liquidati contestualmente?
Di norma, la data della prima decorrenza utile della prestazione pensionistica ordinaria è indicata nella lettere Unicarpe inviata all’INPS al contribuente, ma per le formule particolari, soggette a richiesta, ci sono diversi metodi che lei può utilizzare per sapere a che punto è la domanda di pensione.
Per le pensioni erogate dalla Gestione Privata INPS, è previsto anche un servizio di comunicazione personalizzata, online e via SMS, che segnala l’esito positivo e i dettagli della prestazione.
Se non arriva, c’è uno specifico servizio INPS online che consente di verificare lo stato di una richiesta presentata.
Si accede attraverso l’area “prestazioni”, cliccando su “Stato di una pratica o di una domanda“, oppure selezionando direttamente questa dicitura nella stringa di ricerca dalla homepage (qui il link). Bisogna fornire il proprio codice fiscale e il numero identificativo della pratica, a scelta tra quello “Domus” e il protocollo, entrambi desumibili dalla ricevuta di presentazione della richiesta.
In alternativa, può contattare la sede INPS presso cui ha presentato la pratica, dal contact center telefonico o recandosi presso gli sportelli.
Per sapere quando spetterebbe il primo assegno e con quale importo, può usare anche il simulatore online di PMI.it
In ogni caso, tega presente che ci sono delle tempistiche precise che l’istituto di previdenza è tenuto a rispettare: per una domanda di pensione di vecchiaia, la risposta deve arrivare entro 55 giorni.
Il riferimento è il“Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi”, contenuto nella circolare INPS n. 55/2021.
Per quanto riguarda la decorrenza, il trattamento spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Nel caso in cui ci siano ritardi, l’INPS le versa gli arretrati.
PS: per alcune prestazioni particolari è necessario rispettare specifiche scadenze e graduatorie per valutare la disponibilità dei fondi annuali disponibili rispetto alle domande presentate, per cui i tempi di risposta differiscono. Ad esempio, per l’per l’APE Sociale richiesta nella finestra tardiva (domande presentate fra il 16 luglio e il 30 novembre), si riceve risposta soltanto a fine anno. Stesso discorso per la pensione precoci richiesta dopo il 1° marzo.
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