Ho un immobile diviso in tre unità abitative (dichiarate agli uffici competenti), assegnati con regolare comodato d’uso gratuito, uno per ogni figlio, con uno da noi genitori abitato. Chiedo se spetta la riduzione del tributo dovuto.
Nel vostro caso, spetta all’immobile abitato da voi genitori l’esonero IMU per abitazione principale, sempre che sia (come mi pare di capire), la vostra prima casa.
Per quanto riguarda i due appartamenti in comodato d’uso ai figli, potete utilizzare la riduzione del 50% della base imponibile per uno solo dei due immobili: si tratta di un’agevolazione che spetta ai proprietari di immobili che li danno appunto in comodato a parenti di primo grado, prevista dal comma 747, lettera c, della legge 160/2019.
=> IMU in comodato ai figli: quando scatta lo sconto
La norma prevede l’abbattimento del 50% della base imponibile IMU alle unità immobiliari concesse in comodato d’uso a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzino come abitazione principale. Il comodante (nel suo caso lei e sua moglie) può applicare il beneficio se, oltre all’immobile dato in comodato, ne possiede anche un altro, nello stesso Comune, nel quale abita.
La formulazione della norma si riferisce dunque a una sola unità immobiliare data in comodato. Nel vostro caso, quindi, per le due unità immobiliari in comodato ai figli, potete utilizzare il beneficio solo per una, la seconda unità pagherà invece l’IMU piena.
Tuttavia, è fondamentale verificare se nel vostro Comune non siano previste, nella delibera IMU, agevolazioni ulteriori rispetto alla normativa nazionale, che possano ad esempio permettervi di ricomprendere entrambi gli appartamenti in comodato nello sconto IMU.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz