L’esenzione IMU prima casa per coniugi o componenti della famiglia con dimora abituale e residenza in Comuni diversi, spetta su una sola abitazione, con libera scelta dell’immobile da agevolare da parte del nucleo familiare.
Dal 2022, se i membri di una famiglia anagrafica hanno stabilito la residenza o la dimora abituale in immobili diversi, devono scegliere a quale applicare l’esenzione IMU riservata all’abitazione principale, anche se localizzati in Comuni diversi.
Di contro, la notifica di avvisi di accertamento da parte dei Comuni è valida fino all’anno d’imposta 2021. Lo ha chiarito il Ministero dell’Economia e delle Finanze, rispondendo a una specifica interrogazione parlamentare datata 20 aprile 2022 (la n. 5-07902).
IMU e doppia prima casa
La novità è stata inserita nel corso della conversione in legge del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 (art 5-decies del decreto-legge n. 146 del 2021). La precedente regola, valida fino al saldo 2021, differenziava fra prime case in Comuni diversi o nello stesso Comune, con una formulazione più volte interessata da sentenze di Cassazione e interpretazioni divergenti. Anche per questo motivo, la norma inserita nel DL fiscale 2021 ha fatto definitivamente chiarezza su un punto controverso.
Esenzione IMU prima casa
La modifica è intervenuta sulla definizione di abitazione principale contenuta nel comma 741, lettera b, della legge 160/2019 (la Manovra 2020). Ai fini dell’esenzione IMU, è l’immobile nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. La legge originaria prevedeva in particolare che, in caso di dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso Comune, le agevolazioni IMU prima casa si applicano per un solo immobile.
=> IMU prima casa per coniugi in Comuni diversi
Prime case dentro o fuori Comune
Era poi intervenuta un’interpretazione autentica del dipartimento delle Finanze (circolare 3/2012), in considerazione del fatto che il Legislatore non aveva stabilito alcuna limitazione nel caso di due immobili situati in comuni diversi, per cui in questo caso si potevano considerare entrambe le residenze come prima casa, applicando l’esenzione IMU.
=> IMU prima casa coniugi dopo la sentenza di Cassazione
Successivamente, un orientamento di Cassazione (ordinanze n. 4166 del 2020 e n. 4170 del 2020) aveva escluso dall’esenzione entrambe le abitazioni nel caso di coniugi o componenti del nucleo familiare viventi in due abitazioni poste in comuni diversi. Ora, il Legislatore stabilisce che, quando i componenti del nucleo familiare vivono in immobili diversi, si può applicare l’esenzione IMU solo ad uno dei due immobili, indipendentemente dal fatto che si trovino nello stesso Comune o in Comuni diversi.
Esenzione: immobile esenti IMU da scegliere
Con il Decreto Fiscale di fine 2021, il testo del comma 741, lettera b, legge 160/2019 è cambiato nel seguente modo:
Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti il nucleo familiare.
Sono i componenti del nucleo familiare che scelgono a quale dei due immobili si possa applicare l’esenzione IMU. La norma non è retroattiva, di conseguenza non si applica all’IMU 2021. Con riferimento al periodo 2017-2021, trova applicazione la disciplina previgente:
nel caso in cui non è unico il riferimento alla residenza anagrafica e alla dimora abituale del nucleo familiare, l’esenzione non spetta in nessun caso.