Nell’ultima riunione dei Ministri UE per il Lavoro, il Consiglio Europeo ha approvato l’avvio dei negoziati per arrivare ad una normativa comunitaria sul salario minimo garantito, basato su livelli adeguati di retribuzione minima legale e sulla contrattazione collettiva per la loro determinazione e per l’accesso effettivo dei lavoratori a queste tutele. In sostanza, la Commissione ha conferito alla presidenza del Consiglio un mandato per negoziare con il Parlamento europeo: entrambi dovranno adesso approvare il testo definitivo.
Salario minimo in Italia
La Direttiva definisce il percorso attraverso cui i Paesi possono rafforzare la contrattazione. Per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, la Direttiva UE per l’introduzione del salario minimo offre:
una risposta forte a due fenomeni che caratterizzano il mercato del lavoro: il dumping salariale e la presenza di molti lavoratori poveri.
Si tratta di uno strumento che, ad esempio, potrà venire in aiuto laddove non si riesca ad arrivare ad una contrattazione adeguata per i rider e i lavoratori delle piattaforme digitali (Gig Economy), fornendo “regole più chiare per la contrattazione agganciate a regole che definiscono il salario minimo”. In questo senso, per Orlando la Direttiva europea sul salario minimo garantito segna un passo importante nella costruzione di un’Europa sociale.
Contrattazione collettiva per i salari
Nei Paesi in cui è elevata la copertura della contrattazione collettiva, la percentuale di lavoratori a basso salario risulta minore e le retribuzioni sono più elevate. Per questo motivo si mira a rafforzare la capacità delle parti sociali di partecipare alla contrattazione collettiva, con un piano di copertura minima del 70%.
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Salari minimi adeguati
Per promuovere salari minimi legali adeguati a garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose, gli Stati Membri hanno il compito di fissarli e aggiornarli secondo criteri chiari e stabili, con importi definiti mediante meccanismi di indicizzazione automatica. In Italia, ricordiamo che nel 2020 il ddl Catalfo aveva fissato una retribuzione salariale minima pari a 9 euro l’ora.
Accesso alle tutele
Per garantire l’accesso effettivo al salario minimo per i lavoratori che vi hanno diritto, devono essere istituiti controlli e ispezioni, e devono essere fornite informazioni facilmente accessibili sulla tutela garantita. Previsto anche un richiamo alle norme sugli appalti pubblici, sul diritto al ricorso e sulle sanzioni per i datori di lavoro inadempienti.
Iter di approvazione
La direttiva europea sul salario minimo potrebbe essere approvata in via definiva entro giugno 2022.A quel punto, toccherà ai singoli Stati Membri il compito di recepirla nei rispettivi ordinamenti seguendone le indicazioni.