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Disability Card INPS 2022: carta digitale per inclusione disabili

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 6 Dicembre 2021
Aggiornato 24 Ottobre 2024 06:55

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Disability Card per l'inclusione sociale delle persone con disabilità dal 67%: domanda INPS da febbraio e rilascio della tessera con QR Code da aprile.

La Disability Card è la nuova tessera digitale in sostituzione dei certificati medici cartacei che attestano la condizione di disabilità, con QR Code integrato per consentire in tempo reale la verifica e l’accesso a prestazioni riservate a questa categoria di soggetti: si potrà utilizzare, ad esempio, per usare i trasporti o accedere a musei e attività culturali e ricreative che prevedono sconti, convenzioni e tariffe agevolate.

Come richiedere la disability Card

La Disability Card si richiederà da febbraio 2022 all’INPS, è simile ad una tessera sanitaria ma viene rilasciata ai soli disabili (portatori di invalidità dal 67% al 100%). Avrà una durata di dieci anni e dovrà essere rinnovata. Non appena il provvedimento attuativo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’INPS predisporrà la procedura telematica di richiesta (che promette di essere “molto semplificata”), con rilascio entro due mesi dalla richiesta. I tempi previsti sono febbraio 2022 per le prime domande, con le prime card consegnate da aprile 2022.

Cosa è e come funziona la Card per disabili

La card servirà non solo ad usufruire di beni e servizi in modo semplificato. La nuova tessera di invalido civile fa infatti parte del progetto EU Disability Card, in attuazione della Strategia dell’Unione Europea 2010-2020 in tema di disabilità. Ecco perchè la tessera, come ha spiegato il ministro per le Disabilità Erika Stefani:

ha rilevanza e utilizzabilità in tutta Europa per aver accesso a beni e servizi, quando saranno attivati i relativi protocolli tra l’ufficio disabilità e i vari enti e associazioni che vorranno collaborare a questo progetto.

L’obiettivo è garantire la piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale e culturale delle comunità. Partecipano al progetto Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e Italia. Al momento, è attiva una convenzione con il ministero della Cultura per accedere gratuitamente ai musei pubblici.