La crisi finanziaria che sta colpendo l’intera economia mondiale ha portato gli Gartner a rivedere le proprie stime di crescita per l’industria dei semiconduttori con un ribasso sul gettito da 7,8% su base annua a 1% per un totale di 282,2 miliardi di dollari, pari a una riduzione di 25,5 miliardi di dollari rispetto alle precedenti valutazioni.
Dunque, anche il settore dei chip subirà, secondo Gartner le conseguenze nefaste della crisi.
Le rilevazioni si concluderanno a novembre, ma intanto la società d’analisi preannuncia di aver rivisto le stime di crescita dal 4,2% ad appena il 2%, per 279,4 miliardi di dollari.
Nel peggior caso possibile, l’industria dei chip potrebbe scendere del 10,3% il prossimo anno. In uno scenario di recessione bisogna considerare non solo la potenziale riduzione del numero di sistemi venduti, ma anche la tendenza ad acquistare sistemi a basso costo con un minore contenuto di semiconduttori.
Il settore dei chip probabilmente subirà un distacco del 10,5% nella percentuale di crescita nelle entrate, pari a 311,8 miliardi di dollari.
«Durante la recessione, bisogna tenere presente che oltre alla potenziale calo nelle vendite di sistemi, ci potrebbe essere anche una migrazione a soluzioni più economiche, che prevedono meno semiconduttori», ha spiegato Bryan Lewis, di Gartner.
Anche se si stimano oggi 25 miliardi di dollari di investimenti in meno rispetto alle precedenti stime sul turnover per il mercato dei semiconduttori nel 2009, è anche vero che per il 2010 ci si attende per settore dei chip un potenziale effetto boomerang, con una crescita del 10,5% e un giro d’affari di 311,8 miliardi di dollari.