Sono un ex insegnate, pensionato dal 2017 con una supervalutazione per lavoro di docenza all’estero (uscita con 42 anni e 6 mesi). Al raggiungimento del requisito, sono obbligato a passare dall’attuale condizione a quella di pensione di vecchiaia? Questo comporta o meno dei benefici?
Mi pare che lei sia uscito con la pensione anticipata piena, con una particolare agevolazioni riservata al suo specifico caso per il periodo di lavoro svolto all’estero. Ebbene, in questo caso, lei continuerà a percepire lo stesso trattamento anche dopo aver maturato l’età per la pensione di vecchiaia. In altri termini, la pensione anticipata non si trasforma mai in pensione di vecchiaia, è una scelta che il lavoratore compie nel momento in cui si ritira e che poi resta definitiva.
La supervalutazione a cui lei ha avuto diritto per il lavoro svolto all’estero le ha consentito di accedere alla pensione, che una volta maturata resta permanente. In linea generale la regola è quella sopra esposta: nel momento in cui il lavoratore va in pensione, viene calcolato l’assegno previdenziale in base alla scelta compiuta (pensione anticipata, di vecchiaia, di anzianità, eventuali opzioni come quota 100 o quota 102), e questo resta il trattamento di pensione definitivo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz