L’INPS chiarisce la metodologia applicata sui controlli preventivi e le verifiche sul mantenimento dei requisiti per quanto concerne i fruitori del Reddito di Cittadinanza, fornendo tutti i numeri degli ultimi tre anni. L’Istituto di Previdenza, infatti, effettua numerosi controlli, a partire da quelli disposti dalla normativa vigente (in relazione a requisiti anagrafici (cittadinanza e residenza), reddituali e patrimoniali, beni durevoli, compatibilità con assenza di condanne), effettuando anche controlli antifrode periodici, su valutazione interna o sulla base di segnalazioni delle forze dell’ordine.
I numeri INPS sul Reddito di Cittadinanza
Grazie ai controlli effettuati in fase di istruttoria dall’INPS, su 4.359.359 richieste di RdC pervenute all’Istituto di Previdenza, da aprile 2019 a settembre 2021:
- 1.215.251 domande (il 27,87% del totale) sono state respinte
- 605.277 domande (il 13,88% del totale) sono state poste in decadenza per il venir meno dei requisiti.
- 123.816 domande (il 2,84% del totale) sono state revocate dopo controlli interni o segnalazione dalle Forze dell’Ordine.
Di seguito, il dettaglio dei controlli effettuati, dei requisiti analizzati e delle verifiche periodiche disposte sui percettori di Reddito di Cittadinanza.
Requisiti anagrafici
Questo tipo di controllo, di competenza dei Comuni, viene effettuato con la collaborazione dell’INPS che mette a disposizione una piattaforma con le domande inoltrate. L’Istituto, in realtà, ha proposto al Governo una modifica
normativa per rafforzare i propri poteri di controllo preventivo, soprattutto sui requisiti anagrafici, prima del pagamento della prestazione.
Requisiti reddituali
Questi requisiti sono controllati dall’INPS sulla base delle autocertificazioni ISEE e della validazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Requisiti patrimoniali
La consistenza del patrimonio mobiliare è controllata dall’INPS sulla base dei dati dichiarati nella DSU ai fini del rilascio ISEE, con successiva validazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Beni durevoli
Con parere positivo del Garante Privacy, è attiva una convenzione con l’ACI per il controllo dei beni durevoli e per la verifica, anche a ritroso, dei beni posseduti dai tutti i nuclei beneficiari fin dal 2019. In caso di mancato possesso dei requisiti, scatta la revoca o decadenza del Reddito di Cittadinanza. Ai fini della perdita del diritto alla prestazione, rilevano: autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti
(sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore
delle persone con disabilità).
Requisiti di compatibilità
L’INPS effettua anche controlli a campione effettuando richiesta agli Uffici locali del Casellario giudiziale, salvo per le indagini delle Forze dell’Ordine (con cui è già attiva una collaborazione). Inoltre, al fine di poter effettuare controlli massivi, è in corso di perfezionamento una convenzione con il Ministero della Giustizia.
Controlli antifrode
In aggiunta ai controlli preventivi, l’INPS effettua verifiche antifrode mensili sulle istanze “a rischio”, incrociando dati e query, sulla base dei dati a propria disposizione, prima ancora di effettuare la liquidazione della prestazione RdC. Se emergono irregolarità, le istanze a rischio vengono messe a disposizione delle sedi territoriali per gli approfondimenti del caso.