La riforma Ocse del fisco internazionale definisce nuove regole per il versamento della Web Tax, introdotta per le multinazionali che operano in Rete al fine di favorire equità fiscale e concorrenza leale. Come concordato dai rappresentanti dei governi nel corso del G20 di Roma, la tassa si chiamerà “Miminum Global Tax”, debutterà a partire dal 2023 e si baserà su due pilastri fondamentali:
- tassazione per le aziende con entrate superiori a 20 miliardi di euro e una redditività superiore al 10%, relativa ai Paesi in cui avvengono i consumi;
- aliquota fiscale minima pari al 15% che potrà applicare ogni Paese in cui la multinazionale è operativa, se il fatturato è superiore a 750 milioni di euro. Una misura volta a limitare i frequenti trasferimenti della sede fiscale negli Stati caratterizzati da un trattamento fiscale meno oneroso.
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Benefici e step futuri
Secondo le stime, la nuova Web Tax permetterà di generare benefici per oltre 125 miliardi di dollari a livello globale. L’accordo raggiunto pone le basi per la realizzazione di un sistema di tassazione internazionale più efficace, tuttavia dovrà essere convertito in legge nei vari Paesi coinvolti in modo da essere implementato nel 2023.