Il cashback non riparte: dopo la sospensione nel secondo semestre 2021, in Manovra c’è l’addio definitivo alla misura, che sostanzialmente è stata applicata solo da gennaio a giugno 2021, retaggio del precedente Governo e del suo Piano Cashless, per incentivare i pagamenti digitali e combattere l’evasione fiscale offrendo un rimborso del 10% sugli acquisti effettuati con pagamenti digitali.
Tutti coloro che hanno partecipato al Cashback hanno già ottenuto i rimborsi, mente chi ha diritto ai premi del Super Cashback (destinato ai 100mila cittadini con il maggior numero di transazioni eseguiti) in relazione agli acquisti del primo semestre 2021, riceverà il rimborso entro fine novembre (articolo 8 decreto ministeriale dell’Economia 156/2020).
In base ai dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, nei sei mesi del cashback sono stati oltre 6,1 milioni gli italiani che hanno raggiunto la soglia delle 50 transazioni, necessaria per ottenere il rimborso.
La partecipazione ha totalizzato oltre 750 milioni di operazioni effettuate, pari a oltre il 24% delle transazioni con carta del semestre. Come ha sintetizzato Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio, «gli utenti che hanno aderito hanno utilizzato la carta più frequentemente della media e per importi ridotti».
Resta però ancora da capire se ha consentito di far emergere il nero e se ha effettivamente cambiato le abitudini degli italiani.
L’adesione al programma non è stata particolarmente rilevante, sfiorando i 9 milioni di persone, pari al 18% della popolazione maggiorenne. All’interno di questa cifra è apprezzabile il risultato ottenuto in termini di numero di transazioni.